
L’UGL Lazio e l’UGL Metalmeccanici di Frosinone hanno espresso preoccupazione nell’incontro che si è tenuto ieri in Regione Lazio sulla questione Stellantis e il suo indotto.
Lo hanno fatto attraverso le parole del Segretario Regionale, Armando Valiani, del Segretario Provinciale UGL Metalmeccanici, Gerardo Minotti, e di Venanzio Cretarola della segreteria regionale.
Gerardo Minotti ha espresso apprensione: “La sospensione di alcune piattaforme sta generando una crisi nell’intero indotto. Le incertezze relative alle strategie di Stellantis e l’assenza di un piano industriale chiaro per gli stabilimenti del Cassinate sono allarmanti. Senza chiarezza riguardo alle piattaforme e ai modelli assegnati, l’indotto rischia di affrontare una riduzione drammatica entro il 2028, con conseguenze dirette su occupazione e redditi.”
Armando Valiani ha aggiunto: “Per questo motivo chiediamo a Stellantis trasparenza e impegni concreti, oltre a un piano strategico che integri le nuove tecnologie e favorisca la diversificazione produttiva, anche attraverso sinergie nei settori della difesa e dell’aerospazio.”
Tra le priorità indicate, spiccano: il rifinanziamento della legge regionale 46/2002, la definizione di criteri chiari per l’accesso ai fondi – inclusa la valutazione dell’estensione agli attori del tessuto indiretto – misure per ridurre i costi energetici delle imprese, incentivi per la ricerca e il coinvolgimento delle università locali, e, in particolare, degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), che possono contribuire a orientare la formazione. È fondamentale anche la realizzazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile e le reti digitali, elementi essenziali per una transizione tecnologica efficace e inclusiva.
Tutti i corpi intermedi hanno richiesto la strutturazione di un tavolo permanente che vada oltre le semplici audizioni, garantendo continuità e presentando alle istituzioni europee un documento unitario contenente osservazioni tecniche e proposte operative. In sintesi, l’UGL ha ribadito la propria disponibilità nel sviluppare un piano che preservi l’occupazione e le filiere, valorizzando le nuove tecnologie e le infrastrutture, sia tradizionali che digitali, per un futuro sostenibile e prospero per tutti.