
Una piccola folla ha atteso l’apertura dell’esposizione di arte contemporanea presente fino al prossimo 15 settembre presso la galleria AAIE Center for Contemporary Art di Roma.
Si tratta delle opere in concorso per il “Premio Colacicchi” cioè la sezione dedicata alla pittura del multidisciplinare Premio Antonio Biondi, bandito dall’omonima Fondazione col sostegno fondamentale dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. Opere tra le quali campeggiano non pochi “pezzi” giudicati dai critici presenti “di notevole interesse”.
Così si è espressa l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre in merito all’esposizione: “La Cultura non è solo una politica pubblica che spetta alle istituzioni, ma un ecosistema che parte dai cittadini, dal lavoro degli artisti e dei galleristi, ai quali dobbiamo dire grazie per la loro capacità di far brillare la nostra amata Roma come “caput mundi”, anche oggi, nelle arti”.
La mostra di Roma è in continuità con l’esposizione presso l’ala nobile del Palazzo Comunale di Sabaudia, con il patrocinio della città di Sabaudia e sempre con il sostegno della Regione Lazio. “Impara le regole come un professionista, affinché tu possa infrangerle come un artista” è la famosa frase di Pablo Picasso voluta dal presidente della Fondazione Biondi, Luigi Canali, quale slogan per caratterizzare lo spirito del Premio di pittura Colacicchi: valorizzare la professionalità dei giovani artisti, appena diplomati o diplomandi presso le Accademie di Belle Arti Statali Nazionali.
“Da questo punto di vista – afferma ancora l’Assessore Baldassarre – gli organizzatori di queste manifestazioni hanno unito due elementi che mi stanno particolarmente a cuore e che incarnano l’anima di alcune mie deleghe: cultura e giovani. Un binomio inscindibile, per il contributo delle giovani generazioni nell’arte, e l’importanza della cultura nell’essere motore di senso per i nostri ragazzi.
Inoltre – sostiene ancora la Baldassarre – mi piace ricordare come questa manifestazione si sia intrecciata con la prima edizione del Premio di Pittura Giovanni Colacicchi. Nativo di Anagni, Colacicchi è stato uno degli artisti più in vista del novecento. Ricordare la sua figura e portarla all’attenzione dei giovani è dunque fondamentale per stabilire quella connessione tra generazioni che fa della cultura il pilastro dell’identità di un territorio”.
Protagonisti della breve introduzione al vernissage sono stati il gallerista, Yongxu Wang; il critico d’arte Alfio Borghese; il curatore della mostra, Pierluigi Berto; il presidente della Fondazione Premio Antonio Biondi, Luigi Canali e il giornalista Dario Facci.
Le opere presenti nella mostra collettiva, provenienti – come ha ricordato Luigi Canali, dalle Accademie di Belle Arti Statali di Roma, Sassari, Frosinone, Firenze, Milano e Carrara, sono visibili su “Artnewgen”, uno spazio curato dalla Fondazione Premio Antonio Biondi sul suo portale.
La mostra, come ha specificato il professor Berto,“è stata concepita per dare risalto a poetiche differenti, senza limitazioni formali o di contenuti. È scaturito un vivace confronto tra competenze e qualità espressive interessanti. Le variegate tecniche e i materiali usati hanno evidenziato i percorsi degli artisti con risultati degni di nota, dovuti alla preparazione dei supporti, come carta, tela, tavola, intonaco su tela o matrici da incidere, e alle tecniche usate: grafite, sanguigna, inchiostri, pastelli a olio, pittura a olio, acrilico, affresco e graffito, tecniche miste, tecniche grafiche come la xilografia, la serigrafia, o new media su carta Hahnemühle”.