
Nei giorni scorsi si è finalmente tenuto, su sollecitazione della UGL Autonomie Lazio, il tavolo tecnico convocato dall’Amministrazione Comunale di Terracina per affrontare le gravi criticità che interessano l’Azienda Speciale, un ente radicato sul territorio da oltre 15 anni, che rappresenta un fiore all’occhiello dell’amministrazione e offre occupazione a molti cittadini.
In qualità di organizzazione sindacale, esprimiamo grave preoccupazione per l’atteggiamento ostruzionistico della Direzione aziendale, che rischia di compromettere in modo irreversibile il regolare funzionamento dell’ente. Come evidenziato dal Segretario Regionale UGL Autonomie Lazio, Alessandro Garofolo, mancano ancora del tutto riscontri formali sugli atti amministrativi prodotti dall’Azienda, mentre le continue resistenze immotivate stanno generando ritardi operativi e un clima di tensione insostenibile, con pesanti ripercussioni sui lavoratori e sulla cittadinanza.
Apprezziamo la sensibilità dimostrata dall’Amministrazione Comunale nel voler affrontare la situazione, ma è indispensabile agire con tempestività per scongiurare cortocircuiti irreparabili sul piano gestionale e contrattuale. A tal proposito, ribadiamo con forza che la responsabilità degli attuali ritardi ricade interamente sui vertici aziendali, la cui gestione ambigua e improntata a logiche di potere unilaterali contrasta palesemente con i principi di trasparenza ed efficienza richiesti da un ente pubblico.
Particolare allarme suscita l’incertezza che grava sui lavoratori precari, ai quali va garantita senza ulteriori indugi una prospettiva occupazionale chiara. La UGL Autonomie chiede alla Direzione un cambio di passo immediato, con l’adozione di scelte condivise e il rispetto delle procedure partecipative.
È importante sottolineare che questa battaglia vede quasi la totalità delle organizzazioni presenti unite per raggiungere un obiettivo comune: avere chiarezza e stabilità per tutti i lavoratori e per i cittadini che usufruiscono dei servizi della società.
Restiamo a disposizione delle istituzioni per collaborare a una soluzione concreta, ma non esiteremo a valutare iniziative più incisive qualora non si ravvisino segnali tangibili di discontinuità nell’approccio gestionale. Continueremo a vigilare affinché gli interessi dei lavoratori e della collettività siano tutelati in ogni sede.