
Un evento dalla forte valenza religiosa e sociale quello che si è tenuto questo pomeriggio in località Casali. Grazie, all’interessamento della Pro Loco Sezze e del Comune di Sezze, è stata posta a dimora la nuova croce che domina le “sciularelle”, ovvero il tratto finale di via Collemeso e che è ben visibile a tutti coloro che percorrono quella strada.
Si parla di una nuova croce perché la precedente, istallata a fine anni ’90, e realizzata sempre in legno, era ormai logora e rappresentava anche un pericolo per i frequentatori della zona. È stata una promessa fatta durante le celebrazioni di settembre scorso per i 30 anni del “Verbo Incarnato” a Sezze, per testimoniare il fatto di come sia più complicato fare missione nelle periferie piuttosto che nel centro.
È stato il parroco della concattedrale di Santa Marina, padre Marcello, a benedire il simbolo sacro, dopo aver celebrato la messa in via Quarto La Macchia.
“È stato un momento toccante e significativo – ha commentato il sindaco Lidano Lucidi – che ha restituito alla comunità della zona di Casali, ma direi a tutta Sezze, uno dei suoi simboli. A distanza di quasi 30 anni dalla vecchia istallazione ci siamo permessi di aggiungere anche un’illuminazione per fare in modo che, anche di notte, la nuova croce possa essere facilmente individuabile e simbolicamente porti un po’ di luce a tutta la comunità.
Voglio ringraziare per la disponibilità padre Marcello, la Pro Loco di Sezze, la Protezione Civile e gli abitanti della zona che hanno voluto partecipare numerosi”.
La croce dei Casali, così detta, fu istallata a fine anni novanta grazie al lavoro di un artigiano locale, Francesco Gonnella, che realizzò la croce partendo da un albero donato da un fedele di Bassiano. In quel luogo la comunità locale, con in testa il Comitato della festa della Gioventù, desiderava realizzare una chiesa, e la posa della croce avrebbe dovuto essere un primo passo.