
Marco Luppi, Felsa Cisl: così rischiamo il collasso dei servizi essenziali delle Questure e Prefetture in Provincia di Latina
Quello che sta accadendo nelle ultime settimane è una brutta pagina nella storia delle agenzie per il lavoro. Infatti, nel corso del confronto svoltosi qualche settimana fa tra OO.SS e Agenzie per il lavoro Adecco e Randstad, è emerso che le Agenzie si sono rivolte al TAR del Lazio per chiedere di dichiarare l’illegittimità della proroga tecnica richiesta dal Ministero dell’Interno per dare continuità occupazionale alle lavoratrici e lavoratori somministrati che operano nelle Prefetture e Questure, tra cui una ventina impegnati sul territorio pontino, e che sono essenziali nel rilascio dei permessi di soggiorno per cittadini stranieri. La sentenza è prevista per il 24 giugno p.v.
Le Agenzie, le quali nel merito richiedono l’illegittimità formale della proroga e la nullità degli atti conseguenti, ci hanno detto di aver promosso tale azione a motivo del mancato riconoscimento da parte del Ministero dell’intero costo del lavoro, denunciando una perdita economica costante e rilevante.
Le premesse, poste da Adecco e Randstad con la propria offerta che ha permesso l’aggiudicazione, erano pessime sin dal principio e non è sostenibile e credibile dolersene successivamente. Le lavoratrici e lavoratori operano da anni nelle Prefetture e Questure in condizioni di estrema insicurezza contrattuale, con proroghe continue anche di pochi mesi e non possono essere trattati come meri strumenti di potenziale profitto.
La loro attività – continua Marco Luppi della Felsa Cisl Latina – garantisce un servizio essenziale per il godimento dei diritti civili e sociali della persona straniera sul nostro territorio, è quindi un importante presidio di legalità, senza il quale i procedimenti amministrativi legati all’immigrazione, tra cui il più importante il rilascio dei permessi di soggiorno e il loro rinnovo, avrebbe tempi inaccettabili per un paese civile che vuole evitare condizioni di semi clandestinità delle persone migranti rendendole ancora più esposte ad ogni tipo di fragilità.
La scelta delle agenzie è inaccettabile per la mancanza di rispetto verso le lavoratrici e lavoratori loro dipendenti.
Per questo il 20 giugno saremo a Roma sotto Prefettura con un presidio insieme alle tante lavoratrici e lavoratori del Ministero per chiedere l’immediato ritiro del ricorso del TAR. Mentre il 23 – conclude Marco Luppi – saremo a Milano sotto la sede centrale di Adecco con una grande mobilitazione Nazionale.