
Esiste un’epica nostra? Un’epica dei nostri luoghi, delle nostre genti, in grado di raccontare
origini ed epopea di un popolo e di una terra che chiamiamo Lepini? È a partire da questa
domanda che nasce la performance teatrale “Appunti per un’epica nostra. Frammenti di un
discorso amoroso attorno all’identità lepina” di e con Titta Ceccano e musiche dal vivo di
Roberto Caetani, della compagnia Matutateatro, che a partire dal 20 giugno andrà in scena in
dieci Comuni dei monti Lepini, grazie alla collaborazione con la Compagnia dei Lepini,
all’interno dell’iniziativa sostenuta dalla Regione Lazio denominata “Matutateatro Officina
Culturale dei Monti Lepini”. “È possibile immaginare un racconto, seppur per frammenti, non
esaustivo, parziale e di parte, ma che abbia l’ambizione di tessere un filo che vada da Virgilio
agli scioperi alla rovescia, dalla stoica fine della città di Norba alle lotte contadine del
dopoguerra, che tiri fuori dall’oblio i gesti eroici di un pugno di ragazzi che si dissero partigiani e
di chi disobbedì alle leggi razziali? È possibile riascoltare ‘lo parlà forte della pora gente’ come
se fosse una voce lirica e corale di popoli che fecero del lavoro della terra un’occasione di
riscatto e strumento di libertà?”, come spiega l’autore Titta Ceccano “Appunti per un’epica
nostra” è il tentativo di dare una risposta affermativa a tutte queste domande. Si tratta di una
performance teatrale, un racconto ad episodi e per frammenti, con voce narrante e musica dal
vivo che, a partire da esperienze personali legate ad un’infanzia in un piccolo centro a stretto
contatto con la cultura contadina familiare e già in fase d’allontanamento da essa, tenta la
tessitura di un orizzonte mitico con il quale confrontarci oggi. Come sottolinea Quirino Briganti,
presidente della Compagnia dei Lepini: “L’identità dei Monti Lepini è ricca, stratificata, ma
troppo spesso dimenticata. Con questa iniziativa vogliamo restituire voce a storie che meritano di
essere tramandate, valorizzando il patrimonio immateriale del nostro territorio. Il progetto di
Matutateatro va esattamente in questa direzione: un’epica fatta di persone comuni, di memoria
collettiva, di orgoglio popolare. La collaborazione con le realtà artistiche del territorio – ha
concluso il presidente Briganti – è fondamentale per costruire un racconto condiviso, che sappia
emozionare e far riflettere, soprattutto le nuove generazioni. L’arte può diventare un ponte tra
passato e presente, e ‘Appunti per un’epica nostra’ è un esempio concreto di come questo ponte
possa essere attraversato”. Appunti per un’epica nostra andrà in scena a Gorga venerdì 20
giugno, alle ore 18, in piazza Mazzini; sabato 21 giugno a Roccagorga, alle ore 18 presso la
Piazzetta del Teatro; sabato 28 giugno alle ore 19 presso la Loggia dei Mercanti di Maenza. A
luglio si comuncia da Bassiano domenica 6 alle 18.30 presso la Piazza dell’Orticello; giovedì 10
sarà la volta di Segni alle ore 19 presso la Terrazza Santa Lucia; venerdì 11 a Roccasecca dei
Volsci presso l’Atrio del Palazzo Comunale alle ore 21; sabato 12 a Norma a Piazza della
Chiesa alle ore 18.30; a Carpineto Romano domenica 13 presso Piazzetta Jo sedio alle ore 18.30;
a Cori martedì 15 luglio alle 19 presso la Piazza del Tempio d’Ercole e infine a Priverno sabato
26 presso il Giardino del Teatro Comunale Gigi Proietti. L’ingresso agli spettacoli è gratuito.