
Il presidente: “L’amministrazione funga da regia e non per forza da attore protagonista. I detrattori professionisti rovinano la città”
“Da molti mesi sul centro storico e l’isola pedonale si spendono tante parole eppure ho letto più di sterili critiche che di proposte. Sono sempre più convinto che la città di Latina abbia bisogno di gioco di squadra e di nuove idee, non può essere ostaggio di deleteri personalismi né lo sfogatoio per le frustrazioni di chi è rimasto senza ruoli o peggio ancora di chi antepone la propria visione ideologica al ragionamento pragmatico, attaccando a prescindere un’amministrazione che pure sta cercando di mettere a terra progetti importanti e significativi che hanno bisogno di ragionevoli tempistiche per la loro definizione”. Alimenta così il dibattito sul futuro del centro cittadino il presidente di Decisamente Latina Andrea Giuliani.
“Non penso che serva fare voli pindarici, basta guardare a quello che negli anni ha funzionato – prosegue Giuliani- Partiamo dal concertone del primo Maggio di diversi anni fa. Ricordo, grazie a un’importante sinergia pubblico-privato, una piazza del Popolo gremita e ospiti di caratura nazionale; tornando ai giorni d’oggi è un fatto evidente che il torneo di basket, unito ad altri sport, funzioni e attragga migliaia di persone per tutta la durata della manifestazione, così come avviene nel periodo natalizio dove un palco fisso garantisce eventi praticamente ogni sera. Basterebbe anche coinvolgere le diverse radio locali e agevolare delle loro postazioni in piazza del Popolo per rallegrare il centro e magari proprio grazie al loro coinvolgimento creare eventi di Street Dance e Music Contest che stanno diventando, in diversi Comuni italiani, dei veri e propri attrattori. Bisogna aprirsi nei confronti di chiunque abbia da suggerire qualcosa di costruttivo”.
“Tutte queste manifestazioni appena citate sono collegate da un sottile filo rosso: vedono una massiccia compenetrazione tra pubblico e privato. Il Comune di Latina non ha la bacchetta magica per risolvere ogni problema così come non ha né il know-how né i fondi per operare come un organizzatore di eventi. D’altra parte occorre uscire dalla logica per cui per fare cultura o intrattenimento servano per forza le sovvenzioni pubbliche. Eventi interessanti, ben costruiti e professionali, attraggono sia fondi che pubblico e si possono autosostenere.
L’amministrazione comunale divenga piuttosto un facilitatore dei privati che vogliano investire seriamente in questo tipo di eventi, che inevitabilmente portano alla valorizzazione del centro città, magari concedendo loro delle agevolazioni mirate e circoscritte come ad esempio facilitazioni sull’occupazione di suolo pubblico. La seconda città del Lazio ha bisogno di grandi eventi e di imprese esperte nel settore” spiega ancora Giuliani.
“Si coinvolgano e si facciano sedere attorno a un tavolo – spiega ancora Giuliani – coloro che da decenni a Latina si occupano di intrattenimento e si trovino delle soluzioni. Ne gioveranno sicuramente tutti. A Latina, anche d’estate, non esiste solo il lungomare o qualche location in particolare. Ci sono spazi ed opportunità per tutti perché la città è di tutti. E qualora non pervengano valide idee da chi già opera a Latina si guardi giustamente altrove, come si fa in tutte le parti di Italia. Non necessariamente dobbiamo essere i più bravi ma con la giusta sinergia potremmo diventarlo se innanzitutto si smettesse di fare solo dietrologia.” conclude Andrea Giuliani