
Controcorrente Lazio denuncia con forza la strumentalità e l’inconsistenza dell’esposto presentato contro la trasmissione Presa Diretta dopo la messa in onda dei i suoi servizi rigorosi e documentati sull’effetto che i bombardamenti a Gaza e il blocco degli aiuti stanno avendo su vittime innocenti e inermi.
Si tratta dell’ennesimo inaccettabile tentativo di intimidazione contro la libertà di stampa e il diritto di dare informazione verificata e bilanciata.
Nessuno dimentica la matrice terrorista del pogrom del 7 ottobre e le drammatiche condizioni degli ostaggi ancora detenuti. Nessuno dimentica i due fratellini Bibas. Ma questo non significa dover tacere sulle stragi inaccettabili a Gaza, sugli abusi commessi dai coloni in Cisgiordania, sulla volontà genocidaria di pulizia etnica propugnata pubblicamente da esponenti estremisti del governo israeliano e per la quale indaga la Corte Internazionale di Giustizia.
Questo è il dovere e il compito di un corretto giornalismo sano e indipendente tanto più che alla stampa internazionale continua ad essere negato il permesso di accesso a Gaza per testimoniare i fatti in corso. E questo è’ quello che Presa Diretta ha fatto legittimamente e adeguatamente rompendo quel muro di silenzio che in Italia grava eccessivamente sul dramma che sta sconvolgendo la popolazione civile a Gaza e in Cisgiordania
Controcorrente Lazio esprime alla trasmissione e al collega Iacona la propria solidarietà e auspica che le forze politiche di maggioranza esprimano apertamente il proprio sostegno a favore della libertà di stampa e di informazione quali cardini di una democrazia sana e compiuta.