La maggioranza della Sindaca Celentano (ma senza Forza Italia) approva il nuovo “Progetto” sul servizio di raccolta dei rifiuti. Attenzione, parliamo del Progetto e non del Piano Industriale, e qui qualcosa non torna.
Fratelli d’Italia si dichiara soddisfatta, parla di Progetto basato sulla programmazione (con che coraggio dopo che sono trascorsi già due anni e mezzo?), serietà (con circa 10 Piani Industriali presentati nel corso di questa sindacatura), attenzione al decoro urbano (a partire da quanto fatto all’isola pedonale, gli errori e le toppe peggiori del problema iniziale, fino alle strade e ai marciapiedi disastrati e periferie abbandonate a loro stesse). Dichiara fallito il sistema Porta a Porta, che prima dell’avvento dei nuovi Attila aveva raggiunto (al 31 dicembre 2023) il 54% di raccolta differenziata spalmato su tutta la città con l’80% nelle zone dove vige il Porta a Porta, generando entrate fresche nelle casse del Comune per oltre 1 milione di euro l’anno e trasformando il rifiuto in prodotto. Di contro, da quando sgoverna la Celentano non solo non si è avuto un aumento della raccolta differenziata, ma si registra una tendenza alla diminuzione della stessa. È questa maggioranza che registra un fallimento, vista anche l’incapacità di recupero dell’evasione TARI da parte degli uffici comunali.
Contemporaneamente Forza Italia si dissocia dal “Progetto” e parla di “salto nel vuoto”, di “costi non sostenibili”, di “aumento delle bollette” e di “rischi per il Comune”.
Alleanza Verdi e Sinistra e il Comitato Latina Possibile ritengono che qualcuno stia prendendo in giro i cittadini di Latina sostenendo tesi prive di fondamento e, a nostra valutazione, questi sono la Sindaca e la Giunta, con Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati che le fanno da stampella.
Fatte queste considerazioni, che fotografano la realtà, ci sono ben più gravi e contraddittori aspetti che stanno emergendo da pareri e prese di posizione. Andiamo ad elencarli:
- Il Consiglio d’Amministrazione di Abc, attraverso il parere legale terzo, si vede confermata la correttezza nel portare nel Bilancio 2024 l’intero importo previsto dal Contratto di Servizio e non quello preteso dall’Assessora Nasti e da qualche dirigente di settore che, con atto unilaterale e con effetto retroattivo, hanno decurtato di oltre mezzo milione di euro, determinando le condizioni per la stesura di un Bilancio ai limiti del falso. Come minimo l’Assessora ne dovrebbe trarre le dovute conseguenze, presentando le proprie dimissioni vistosi sconfessato l’operato.
- Un Piano Industriale esiste già dall’ottobre del 2022, presentato all’allora Commissario Prefettizio Valente (con la Nasti sub commissaria) dal precedente Consiglio d’Amministrazione. Quel piano, a conti fatti, pesava economicamente quanto l’ultimo presentato adesso e già prevedeva interventi specifici per le situazioni più delicate del centro città, conservando il principio del Porta a Porta ed interventi dedicati ad ampliare i servizi in tema di diserbo, sfalcio e decoro urbano.
- Registriamo un appiattimento del sindacato di destra UGL, che si dichiara soddisfatto del Progetto Celentano con dichiarazioni sibilline su eventuali “errori del passato” quando la stessa UGL è stata protagonista delle consultazioni e degli accordi aziendali.
- La posizione di Forza Italia, tesa a smembrare ABC come Azienda Speciale Pubblica per portarla verso una forma di società di capitali, non è altro che il modo per far tornare i privati nel gioco della gestione dei rifiuti: la fallita esperienza della Latina Ambiente SpA e le attuali vicende di Acqualatina SpA non insegnano nulla?
Esprimiamo un’ultima considerazione: in questi due anni e mezzo e con questo stato confusionale, che ha bloccato e anzi invertito la crescita della raccolta differenziata, chi ci ha guadagnato e continua a guadagnarci? Ai cittadini la risposta.
Alleanza Verdi e Sinistra e Comitato Latina Possibile