
Farà parte dell’edizione illustrata de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni
Ci sarà anche l’artista Arianna Squicquaro di Cisterna nell’attesa Esposizione Internazionale di Arte Contemporanea “I Promessi Sposi”, curata dello storico e critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso, che inaugurerà sabato 4 ottobre alle ore 18 nel suggestivo complesso del Monastero del Lavello a Calolziocorte (Lecco).
L’evento riunisce artisti italiani e stranieri in un dialogo ispirato al capolavoro di Alessandro Manzoni. Attraverso pittura, scultura, installazioni e linguaggi multimediali, le opere reinterpretano i grandi temi del romanzo – fede, ingiustizia, redenzione e speranza – riportandoli al centro della sensibilità contemporanea.
Tra le opere in esposizione spicca “La Conversione dell’Innominato” (pastelli morbidi su carta Pastelmat, cm 50×70) dell’artista Arianna Squicquaro di Cisterna di Latina, un’opera dal forte impatto emotivo e simbolo universale di trasformazione interiore e che farà parte dell’edizione illustrata de “I Promessi Sposi”.
Arianna Squicquaro è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma ed ha frequentato numerosi corsi di specializzazione, sperimentando continuamente nuovi materiali e tecniche per esprimere la propria arte, dalla scultura alla pittura.
«Amo dipingere il realismo nel suo splendore, esprimere i miei sentimenti attraverso la luce e le ombre in ogni mio dipinto – afferma Squicquaro -. Si tratta di amare profondamente e così tanto la realtà delle cose così che inizio ad amare ogni particolare, ogni dettaglio e adoro renderlo noto a tutti quelli che osservano l’opera».
Ha esposto le sue opere al Museo dei Medici a Firenze e in diverse città Italiane come Roma, Brera, Amantea, Tivoli ed estere negli Stati Uniti, vincendo diversi concorsi. È autrice dell’artistico Palio della Madonna del Soccorso di Cori di quest’anno.
«Con questa esposizione intendiamo sottolineare l’attualità dei Promessi Sposi, romanzo che, pur scritto quasi due secoli fa, continua a parlare al cuore e alla coscienza di tutti» – dichiara il curatore Giorgio Gregorio Grasso.
L’esposizione resterà aperta al pubblico dal 4 al 18 ottobre 2025.