
Grande partecipazione per l’iniziativa organizzata a Roma da Appennini for All: oltre 60 persone con e senza disabilità hanno portato un messaggio importante
“Di Pari Passo: più inclusione, più speranza” si è concluso domenica con l’arrivo alla Basilica di San Giovanni in Laterano, dopo tre intense giornate che hanno unito storia, spiritualità e condivisione lungo uno dei tratti più suggestivi e simbolici d’Italia: la Via Appia Antica lungo la Via Francigena nel Sud, trasformate per l’occasione in un palcoscenico di comunità, pace e condivisione.
Un cammino di comunità
Dal 19 al 21 settembre, oltre 60 camminatori e camminatrici con e senza disabilità hanno percorso insieme chilometri di storia intrecciata ad archeologia, natura e memoria, plasmando il cammino come una vera e propria celebrazione comunitaria. L’antica “Regina viarum”, che da più di duemila anni unisce Roma al Sud, ha fatto da cornice a un itinerario in grado di toccare luoghi di straordinaria bellezza: dal Casale di Santa Maria Nova al complesso di Capo di Bove, passando per Villa Celimontana, le Catacombe, il Mausoleo di Cecilia Metella e il Colosseo, concludendosi con l’ingresso nella Basilica lateranense, una delle mete giubilari più significative; il tutto tra i pini marittimi che costeggiano l’antica strada, le rovine romane e i vasti panorami del Parco Archeologico dell’Appia Antica.
Il percorso non è stato soltanto un viaggio nello spazio, ma soprattutto un’esperienza di incontro e di crescita reciproca: alcuni partecipanti con disabilità motorie hanno utilizzato la joelette, la carrozzina monoruota condotta dai volontari e dai compagni di cammino. Persone con disabilità visive hanno invece potuto condividere la bellezza dei paesaggi e dei monumenti grazie al supporto dei camminatori vedenti, mentre chi ha disabilità uditive ha contribuito ad arricchire il gruppo con altre forme di comunicazione e relazione. Ogni tappa ha portato con sé un bagaglio di emozioni e incontri, senza dimenticare la cena al buio del venerdì sera, che ha stimolato i partecipanti a scoprire la percezione oltre la vista, e l’incontro di sabato con le istituzioni locali per un confronto sulle sfide dell’accessibilità.
Un messaggio di pace e di accoglienza
Il titolo “Di Pari Passo” ha racchiuso in sé la filosofia dell’iniziativa: camminare insieme, infatti, significa dare corpo a una società più giusta e solidale. Nel contesto del Giubileo 2025, in cui il pellegrinaggio assume un significato di rinnovamento spirituale e comunitario, questo cammino si è manifestato in un simbolo concreto di come la fratellanza possa tradursi in gesti semplici e quotidiani.
Ogni passo, in quest’ottica, ha rappresentato un segno di pace: un modo per abbattere barriere non solo architettoniche, ma anche culturali e sociali. Camminare lungo l’Appia Antica, strada che nei secoli ha accolto eserciti, mercanti e pellegrini, ha significato restituirle oggi una nuova vocazione: quella di luogo di incontro e di accoglienza, in cui la diversità non divide ma arricchisce.
In un momento storico segnato da conflitti e tensioni, “Di Pari Passo” ha voluto lanciare un messaggio chiaro: laconvivenza pacifica non è un ideale lontano, ma un percorso da costruire giorno per giorno, passo dopo passo. La fatica condivisa, le mani che hanno spinto le joelette, gli sguardi di incoraggiamento tra i partecipanti hanno incarnato un’idea semplice e potente: solo camminando insieme si può davvero andare lontano.
Questo spirito ha reso “Di Pari Passo” un’esperienza corale, capace di lasciare un segno profondo nei partecipanti e nei territori attraversati.
Le parole dei protagonisti
Simone Quilici, Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica: «Il Parco è impegnato a rendere i propri siti sempre più accessibili, grazie ai fondi del PNRR, con interventi che spaziano dalle rampe alle all’interno di siti come Villa dei Quintili, fino ai dispositivi multimediali per l’accessibilità cognitiva. Stiamo anche lavorando sull’installazione di pannelli informativi, mappe tattili e strumenti di orientamento lungo il percorso, anche sulla strada storica; l’obiettivo è quello di garantire a tutti e tutte un accesso confortevole».
Luca Bruschi, Direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene AEVF «L’obiettivo è quello di rendere inclusivi e fruibili a persone con disabilità almeno alcuni tratti della Via Francigena. Per riuscirci è fondamentale sensibilizzare istituzioni, associazioni e comunità locali, creando occasioni come “Di pari passo” in cui si cammina insieme condividendo esperienze di pace. Solo aumentando la consapevolezza e creando massa critica con la partecipazione pubblica sarà possibile farlo».
Silvio Marino, Coordinatore del Progetto di promozione e valorizzazione dei Cammini Religiosi per il Giubileo per Zètema Progetto Cultura «Non smetterò mai di ringraziare Appennini for All per averci dato la possibilità di contribuire a una riflessione comune tra pubblica amministrazione e persone con disabilità. Queste ultime non chiedono pietà, ma vogliono camminare insieme agli altri anche sui cammini di lunga percorrenza, che devono diventare sempre più accessibili e inclusivi. La strada intrapresa è quella giusta, grazie alla condivisione di esperienze e al dialogo costruttivo che stiamo portando avanti».
Mirko Cipollone, Fondatore e Direttore di Appennini for All: «È stata un’esperienza bellissima: noi lavoriamo di solito in montagna e in natura, ma per questo progetto siamo usciti dalla nostra zona di comfort per metterci alla prova sull’Appia Antica, un tratto stupendo e ricco di storia. La soddisfazione più grande è rappresentata dalla capacità di creare una partnership con le realtà locali e vedere più di 60 partecipanti camminare insieme, tra cui persone con disabilità motoria e visiva. Tutti hanno contribuito con entusiasmo in uno spirito autentico di inclusione e condivisione».
Dario Sorgato, Presidente e Fondatore di NoisyVision ETS: «L’immagine che resta è quella dei solchi sull’Appia Antica, segno del passaggio frequente dei Romani con cavalli e bighe. Anche noi abbiamo lasciato una traccia: non incisa sulla pietra, ma nel cuore delle persone che hanno condiviso questo cammino. Ci auguriamo che in futuro i frutti di questo lavoro di inclusione e partecipazione possano germogliare».
Eva Allevi, Coordinatrice di progetto: «Il progetto ha preso ispirazione dal motto del Giubileo voluto da Papa Francesco, “Pellegrini di speranza”, perché crediamo che inclusione e speranza debbano andare “di pari passo”, trasformandosi in azioni concrete e impegno civile. Il nostro obiettivo non riguarda soltanto l’accessibilità, ma punta a una partecipazione aperta a tutti e tutte. In un momento internazionale complesso, vogliamo anche portare un messaggio di pace, accoglienza e solidarietà, ricordando che solo unendo le forze si può costruire un futuro migliore».
PROMOTORI E PARTNER
Capofila di progetto:
Appennini For All – Impresa turistica con forte impronta etica che sviluppa esperienze di turismo accessibile in tutta Italia.
Partner:
NoisyVision ETS – Associazione che sostiene persone con disabilità visive e uditive
Zètema Progetto Cultura – Società partecipata di Roma Capitale che cura i servizi culturali e museali della città
Parco Archeologico dell’Appia Antica – Tutela e valorizza oltre 4.500 ettari e 16 chilometri dell’antica Via Appia, con siti, monumenti e paesaggi che raccontano più di duemila anni di storia
Patrocini:
Associazione Europea delle Vie Francigene – Rete ufficiale riconosciuta dal Consiglio d’Europa che dal 2001 coordina, tutela e valorizza l’itinerario della Via Francigena
A promuovere l’iniziativa sono inoltre:
Associazione Disabili Visivi APS-ETS – Punto di riferimento nazionale per le persone con disabilità visiva
Natura Loci – Realtà del Lazio impegnata in educazione ambientale ed eco-turismo
Gruppo dei Dodici – Associazione che promuove i cammini storico-culturali a prevalente interesse spirituale, come la Via Francigena nel Sud di Roma.
📌 Informazioni e contatti
Appennini For All