
Relatori prestigiosi per la salvaguardia e la diffusione della Cultura del Folklore
Si balla nel segno della Pace insieme al 2025 IUBILAEUM FESTIVAL e ai valori che la manifestazione di folklore intercontinentale, nata dall’esperienza del Festival della Collina, da 50 anni, continua a portare avanti al ritmo della musica, delle danze e delle arti popolari del mondo, espandendo tra la gente il suo messaggio di solidarietà con il sostegno del CIOFF® mondiale.
Una mission che ha meritato prima, era il novembre del 2012 l’ambito riconoscimento di CIOFF® International Festival, nel congresso generale del Conseil International a Parigi, e poi ha permesso alla kermesse di essere elevata a “Buona Pratica Culturale di Eccellenza” con atto della Direzione Cultura dell’Assessorato al ramo della REGIONE LAZIO.
Ancora non è sopito il successo ottenuto dall’importante kermesse folkloristica internazionale di Cori e del Lazio nell’edizione del Grande GIUBILEO 2025 della Chiesa.
Fino al 7 agosto, il Festival ha animato con i suoi gruppi folkloristici i territori di Roma, Cori, Latina, Cisterna, Giulianello, Sabaudia, Anzio, Segni, Paliano, fino ad arrivare alla Villa d’Este, al Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli e alla Città del Vaticano.
Una festa di colori e di ritmi, con gli artisti giunti dal BENIN, dalla COLOMBIA, dall’ECUADOR, dal MESSICO, dalla NUOVA ZELANDA, da PORTORICO e dagli STATI UNITI D’AMERICA, e con i nostri straordinari gruppi tra i quali spiccano la Compagnia di Danza rinascimentale Tres Lusores e gli Sbandieratori Leone Rampante a Cori.
Nel grande contenitore del Festival, tra le molteplici iniziative, è spiccata tra gli eventi la CONFERENZA «Workshop on folk reenactment. Talking about living cultural heritage» che l’Organizzazione ha presentato nella mattinata di giovedì 31 luglio a Cori, presso il Chiostro di Sant’Oliva, accogliendo le direttive che giungono dall’UNESCO ma soprattutto dal MiC che stabiliscono d’incentivare le iniziative culturali per la salvaguardia dei Beni Culturali Immateriali.
La Conferenza è stata inoltre affiancata dal LABORATORIO «Shared folclorism: focus group on performances, festivals, socialization, and participation», sempre riguardante il Patrimonio Intangibile.
Entrambi i momenti scientifici, che si sono svolti anche presso Villa d’Este ed il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, il 30 luglio, sono stati a cura della Prof.ssa Paola Bertoncini, funzionaria storica dell’arte presso l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Mic – Ministero della Cultura, il Prof. Fabio Fichera, funzionario demoetnoantropologo presso il Mic, responsabile per l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale della tutela e della salvaguardia del patrimonio immateriale e demoetnoantropologico per le aree regionali di Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, la Prof.ssa Cinzia Marchesini, funzionaria demoetnoantropologa presso il Mic, specializzata in patrimoni demoetnoantropologici, coordinatrice del LAPP Laboratorio permanente sul paesaggio, responsabile per l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale della tutela e della salvaguardia del patrimonio immateriale e demoetnoantropologico per le aree regionali Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria e dei progetti sui folclorismi, sui tesori umani e testimoni viventi e di ricerca sulle comunità di recente migrazione, docente della Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici dell’Università degli Studi di Perugia, il Prof. Daniele Parbuono, Professore Associato di discipline demoetnoantropologiche e Direttore della Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici dell’Università degli Studi di Perugia, e il Prof. Rizzoni Claudio, funzionario demoetnoantropologo in servizio presso l’Istituto Centrale per il patrimonio Immateriale, docente di etnomusicologia presso l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara.
Due interessantissimi momenti scientifici che hanno coinvolto relatori al seguito dei gruppi internazionali oltre al coinvolgimento diretto dei circa 250 giovani artisti giunti da tutto il mondo e al coinvolgimento di giovani ricercatori e specializzandi appartenenti alle Università coinvolte.
Un lavoro quello dell’aspetto scientifico che accompagna il Festival oramai da anni, punto cardine del suo cartellone delle iniziative culturali.
La Conferenza in questo anno ha ottenuto in particolare il Patrocinio Ufficiale del CIOFF mondiale, Partner Ufficiale dell’UNESCO, dell’UNESCO-ICH di cui il CIOFF fa parte, e del MiC-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, del MiC-Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali e della Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici dell’Università degli Studi di Perugia.
“L’obiettivo principale dei momenti scientifici in questa edizione del GIUBILEO 2025 – spiega l’Organizzazione – è stato l’approfondimento del tema delle tradizioni popolari, della loro tutela e della loro diffusione; un bene prezioso e immateriale, trasmesso di generazione in generazione, che promuove il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana. Per i Festival di Folklore, quali mezzo per la salvaguardia e la diffusione del patrimonio culturale immateriale ma anche materiale, si sono elencate le possibili soluzioni che si stanno perseguendo per un sostegno duraturo. Il fine è stato anche quello di discutere gli aspetti antropologici, culturali e sociali del condividere un Festival, affrontando il particolare studio dei risvolti legati al dialogo interculturale ed interreligioso”.