
Più spiagge, più sicurezza. Per la prima volta una pianificazione
di ampio respiro, finanziata con 90 milioni di euro, per la salvaguardia del litorale
Proteggere la bellezza delle coste laziali e dei suoi beni storici e paesaggistici dagli effetti dell’erosione e dei cambiamenti climatici attraverso una programmazione integrata di opere di difesa a medio-lungo termine. È questo l’obiettivo strategico del “Piano per la difesa integrata della costa del Lazio”, redatto dall’Assessorato alla Tutela del Territorio, al Demanio e al Patrimonio della Regione Lazio, e finanziato con circa 90 milioni di euro.
Il Piano è frutto di una visione che mira a integrare tre elementi:
- l’analisi scientifica dei fenomeni;
- la programmazione degli interventi di mitigazione su Unità Fisiografiche (UF)* e non, su singoli tratti di litorale;
- il monitoraggio e la manutenzione dei lavori avviati.
Nel Piano per le coste laziali rientra la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale – su proposta del presidente Francesco Rocca, di concerto con la vicepresidente Roberta Angelilli e l’assessore Fabrizio Ghera – finanziata con nuovi 46,2 milioni di euro, nell’ambito della programmazione FESR 2021-2027, che rappresenta, quindi, un tassello importante oltre ad altre importanti iniziative già avviate, fra cui:
- 18,7 milioni di euro di opere finanziate con i fondi Fesr 2021-2027, molte delle quali già realizzate o in via di conclusione;
- lo sblocco e il recupero di 22 milioni di euro di fondi regionali assegnati ai Comuni, che erano fermi dal 2019 per questioni burocratiche. Tali progetti sono a oggi tutti in corso di realizzazione.
* Le Unità Fisiografiche sono ampi tratti di costa delimitati da elementi naturali — come i promontori — all’interno dei quali i sedimenti si muovono senza dispersioni esterne.
CARATTERISTICHE DEL PIANO
Le opere oggetto del Piano sono quelle individuate nel documento di programmazione per il periodo 2025-2028 “Interventi a difesa della costa del Lazio”, redatto partendo dal documento “Analisi di supporto al Piano della Costa della Regione Lazio”, prodotto nell’ambito di un Accordo con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi “Roma Tre”, a cura del professor Leopoldo Franco.
Tale documento ha individuato le zone a maggior rischio erosione, introducendo il criterio delle Unità Fisiografiche(UF) per la programmazione degli interventi, proprio con l’obiettivo di evitare azioni troppo settoriali che potrebbero risultare inefficaci o addirittura dannose.
Ogni unità presenta caratteristiche simili dal punto di vista ambientale, morfologico e dinamico. Il Piano ha individuato sei UF, che rappresentano la base operativa su cui verranno definiti e realizzati gli interventi.
I fondi stanziati verranno appaltati attraverso due Accordi Quadro che consentiranno una gestione più rapida dei tempi di attuazione.
Il Piano prevede, inoltre, l’individuazione di tre cave marine dove reperire circa un milione di metri cubi di sabbia da destinare al ripascimento.
Sempre nell’ambito delle azioni a protezione della costa sono stati stanziati 1 milione di euro a favore dei Comuniche ne faranno richiesta per interventi a difesa delle strutture durante il periodo invernale.
Fondamentale per la realizzazione del Piano Coste è, inoltre, l’attività di monitoraggio delle opere realizzate che seguirà l’andamento della linea di costa per tre anni, con l’ausilio di immagini satellitari, droni e puntuali verifiche tecniche. Viste le criticità specifiche delle coste delle Isole Pontine, verrà promosso uno studio particolareggiato per l’analisi della vulnerabilità e l’individuazione degli interventi da realizzare.
L’obiettivo del Piano è quello di creare un “Patto per le coste laziali” che veda la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, dalle Istituzioni interessate (Regione, Comuni, Province, Capitanerie, Autorità Portuali e di Bacino, Enti e Parchi, Sovrintendenza, etc.) alle imprese del settore e alla società civile, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le future generazioni verso il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione delle bellezze culturali e paesaggistichepresenti sulle coste laziali.
DATI SULLE COSTE LAZIALI
Il litorale laziale ha una lunghezza complessiva di 361 km, di cui 240 km di costa sabbiosa.
Dall’analisi realizzata dall’Università di Roma Tre risulta che, di questi 361, 113 km risultano essere ad alta vulnerabilità a causa della pressione antropica e dell’assenza di strutture di salvaguardia. Fenomeni di erosione, già in atto da anni, risultano aver subito un’accelerazione negli ultimi due anni, a causa delle modifiche climatiche e dall’azione dell’uomo.
A questo proposito, si evidenzia che:
- tra il 2006 e 2020, risulta essere modificato il 60,6% della costa laziale, per un totale di 79 km complessivi;
- il 29,7% del litorale laziale è in erosione, con un picco del 35,9% in provincia di Roma.
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Il fenomeno dell’avanzamento, invece, ha ottenuto i suoi valori più alti di percentuali costiere a Minturno (69,8%) e Terracina (61,8%).
Tra le province, invece, è Roma quella che ha perso più spiagge, con un -14,7%. Va meglio in provincia di Viterbo con un -9,2% e di Latina che registra un -7,5%.
Su scala comunale, quello che ha perso maggiore superficie sabbiosa per valore assoluto è Roma (con una riduzione di -30,93 ettari), seguita da Fiumicino (-10,61 ettari) e Ardea (-7,44 ettari), poi Montalto di Castro (-6,99 ettari) e Latina (-6,36 ettari).
In due Comuni costieri è stato registrato un aumento della superficie sabbiosa: a Cerveteri (+2,23 ettari) e a Sabaudia (+1,79 ettari).
NUOVI INTERVENTI PER 46,2 MILIONI DI EURO CON FONDI PR FESR 2021-2027
U.F. | COMUNE | TIPOLOGIA E UBICAZIONE | SOGGETTO ATTUATORE | IMPORTO FINANZIATO |
UF 4 | FIUMICINO | PROSECUZIONE OPERE RIGIDE TRAFREGENE E FOCENE | REGIONE LAZIO | 5.000.000,00 € |
UF 4 | ROMA | RIFIORITURA SCOGLIERA E RIPASCIMENTO –OSTIA PONENTE | REGIONE LAZIO | 4.255.237,75 € |
UF 4 | ROMA | RIPASCIMENTO OSTIA LEVANTE DA CANALE DEI PESCATORI A STABILIMENTO MARIPOSA | REGIONE LAZIO | 7.000.000,00 € |
UF 4 | ROMA | RIPASCIMENTO PROTETTO DA OPERE RIGIDE OSTIA LEVANTE | REGIONE LAZIO | 16.000.000,00 € |
UF 5 | ANZIO | RIFIORITURA SCOGLIERA LOC.CAPO D’ANZIO | REGIONE LAZIO | 7.000.000,00 € |
UF 5 | ANZIO | RIPASCIMENTO TRATTO TRA CAPO D’ANZIO E TOR CALDARA | REGIONE LAZIO | 7.000.000,00 € |
TOTALE | 46.255.237,75 € |
INTERVENTI PER 18,7 MILIONI DI EURO CONCLUSI O IN FASE DI ESECUZIONE CON FONDI EUROPEI FESR 2021-2027
COMUNE | TIPOLOGIA E UBICAZIONE | SOGGETTO ATTUATORE | IMPORTO FINANZIATO |
SANTA MARINELLA | RIFIORITURA SCOGLIERA E RIPASCIMENTOCASTELLO SANTA SEVERAE AREA ARCHEOLOGICA PYRGI | REGIONE LAZIO | 1.636.212,58 |
LADISPOLI | INTERVENTO DI DIFESA COSTIERA NEL TRATTO TRATORRE FLAVIA E STABILIMENTO BALNEARE MALIBU BEACH | COMUNE | 9.718.646,31 |
ROMA | RIPASCIMENTO OSTIA LEVANTE TRATTO DALCANALE DEI PESCATORI A SPIAGGIA SPQR | REGIONE LAZIO | 4.839.857,36 |
POMEZIA | OPERE DI DIFESA DEL LITORALE IN LOC.TORVAIANICA | COMUNE | 1.250.000,00 |
FONDI | INTERVENTI PER LA DIFESA E LA RICOSTRUZIONE DEL LITORALE TRA FOCE CANNETO E FOCE SANTA ANASTASIA | COMUNE | 1.300.000,00 |
TOTALE 18.744.716,25 € |
INTERVENTI SBLOCCATI PER 21,9 MILIONI DI EURO – FONDI REGIONALI FERMI DAL 2019 ASSEGNATI AI COMUNI
COMUNE | TIPOLOGIA E UBICAZIONE | SOGGETTO ATTUATORE | IMPORTO FINANZIATO |
MONTALTO DI CASTRO | OPERA DI DIFESA DELLA COSTA MARINA DI PESCIA ROMANA | COMUNE | 2.500.000,00 |
TARQUINIA | DIFESA E RICOSTRUZIONE DELLASPIAGGIA DELLE SALINE | REGIONE LAZIO | 5.100.000,00 |
SANTA MARINELLA | RIPASCIMENTO PROTETTO DA OPERE RIGIDE A SANTA SEVERA | COMUNE | 3.250.000,00 |
LADISPOLI | RIPASCIMENTOPALUDE TORRE FLAVIA | COMUNE | 200.000,00 |
ROMA | RIFIORITURA SCOGLIERA – TRATTOOSTIA CENTRO | REGIONE LAZIO | 2.483.218,02 |
ROMA | OPERE DI PROTEZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA DALKURSAAL ALLA ROTONDA | REGIONE LAZIO | 337.870,98 |
LATINA | RIPASCIMENTO TRATTOCAPO PORTIERE | COMUNE | 200.000,00 |
LATINA | COMPLETAMENTO OPERE RIGIDE TRAFOCE VERDE E CAPO PORTIERE | REGIONE LAZIO | 5.500.000,00 |
SABAUDIA | RIPASCIMENTOLOC. CATERATTINO | COMUNE | 383.000,00 |
SABAUDIA | RIPASCIMENTO TRATTOCATERATTINO-SANT’ANDREA | COMUNE | 200.000,00 |
TERRACINA | COMPLETAMENTO OPERE RIGIDE TRATTO DA FOCE SISTO A BADINO | COMUNE | 1.200.000,00 |
TERRACINA | RIPASCIMENTO RICOSTRUTTIVO VARI SITI | COMUNE | 438.680,00 |
GAETA | RIPASCIMENTO DEL TRATTOSANT’AGOSTINO – SPIAGGIA DELL’ARIANA | COMUNE | 200.000,00 |
TOTALE 21.992.769,00€ |
ELEMENTI CARATTERIZZANTI DEL PIANO COSTE
TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI
OPERE FISSE
- Barriere aderenti solo per difese dirette e urgenti di strutture/infrastrutture senza finalità balneari (esempio: la scogliera a protezione della Fontana dello Zodiaco a Ostia realizzata nel 2025).
- Barriere trasversali (cosiddetti pennelli) quando è prevalente il meccanismo di erosione strutturale dovuta al gradiente positivo del trasporto solido longitudinale.
- Barriere distaccate longitudinali (scogliere) quando è prevalente il meccanismo di erosione trasversale temporanea.
- Le strutture sommerse, pur con minore capacità protettiva, sono preferite a quelle emerse per il minore impatto paesaggistico e per il migliore ricambio delle acque balneabili.
OPERE MOBILI
- Il ripascimento libero (puro, non protetto) prevede semplice versamento di sabbie compatibili. Ha limitati effetti negativi ma ha breve durata ed è considerato opportuno lungo spiagge ambientalmente sensibili, poco antropizzate (senza opere a mare).
- Ripascimento protetto. In generale l’intervento di protezione costiera più efficace e durevole attualmente impiegato lungo le spiagge italiane, ma anche più costoso, è il ripascimento protetto, un versamento di sabbia contenuto da barriere sia trasversali, sia longitudinali (meglio ambedue), da preferire parzialmente sommerse.
- Rinforzo dune.
CAVE A MARE
Nell’ottica di unitarietà con miglioramento del controllo regionale e della riduzione di tempi e costi, considerando l’uso prevalente di sabbie e massi rocciosi, si sta già procedendo all’individuazione di idonei giacimenti/cave regionali di sedimenti per i versamenti di ripascimento.
A tal fine è stata stipulata una convenzione con l’Università degli studi di Roma Sapienza. Sono stati individuati alcuni giacimenti di sabbia, ubicati in tre diversi siti a largo della costa di:
- Terracina;
- Anzio;
- Montalto di Castro.
In queste aree verranno effettuati rilievi batimetrici e rilievi geofisici al fine di determinarne dati precisi sull’ubicazione e sulla quantità di sabbie utilizzabili per i ripascimenti.
ATTIVITÀ DI DRAGAGGIO
È noto che una parte dei sedimenti costieri che alimentano le spiagge restano intrappolati alle imboccature di porti e canali, compromettendone anche la navigabilità. Gli interventi di dragaggio non sono attualmente eseguiti con regolarità e prontezza, anche a causa delle severe norme ambientali di gestione dei sedimenti. Pertanto, si prevede di regolamentare in modo più efficiente e sistematico tali operazioni di dragaggio, abbinandole ove possibile ai necessari sversamenti sulle spiagge adiacenti a monte (“backpassing”) e/o a valle (“bypassing”) del porto.
A tal fine sarà attivato un tavolo tecnico coordinato dall’Area Pianificazione e attuazione degli interventi a difesa della costa con tutti gli attori (Autorità portuali, Autorità di bacino, Comuni e Roma Capitale etc.) per uniformare e mettere a regime un’attività che al momento viene eseguita soltanto parzialmente, con modalità e tempistiche molto differenti.
MONITORAGGIO
Il complesso lavoro di analisi dei dati territoriali e dei progetti di difesa costiera ha evidenziato la necessità di effettuare un monitoraggio permanente di tipo morfologico e ambientale, sistematico ed automatizzato con tecnologie avanzate.
A tal fine saranno realizzate apposite convenzioni per gli aspetti scientifici e con società specializzate per la rilevazione e aggiornamento dei dati da satellite e/o da drone. Il monitoraggio servirà all’aggiornamento delle mappe e quindi a un controllo in tempo reale delle variazioni della linea di riva, sia per la verifica dell’efficacia degli interventi realizzati, sia come base per la progettazione degli interventi successivi.
È prevista, inoltre, la realizzazione di film documentari tecnico scientifici di tutti gli interventi che saranno via via realizzati, con l’obiettivo di educare e informare il pubblico su argomenti scientifici, stimolare la curiosità e l’interesse per la scienza, promuovere una maggiore consapevolezza dei problemi scientifici e ambientali e sensibilizzare su temi di grande importanza sociale quali quelli della conservazione e della tutela delle aree costiere del Lazio, ricche non solo di aree di altissimo valore ambientale, ma anche di siti di rilevante interesse culturale.