
Dopo le giornate di inaugurazione, Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza Contemporanea continua a settembre con un cartellone ricco di appuntamenti internazionali: dal 20 al 28 settembre, diciotto spettacoli con artiste/i provenienti da sei paesi, il Festival porta la danza contemporanea internazionale presso la Casa delle Culture e della Musica di Velletri e il Parco e Palazzo Sforza Cesarini di Genzano.
Un’esplorazione dei grandi temi del nostro tempo attraverso il linguaggio universale del corpo in movimento: dalla fragilità come processo di rigenerazione nel lavoro di Virginia Beretta (Déjà Donné) alle visioni oniriche di Francesco Vecchione (Art Garage), dalla ricerca sull’identità di genere nella cultura samoana con Kinesis CDC alle riflessioni sulla società della stanchezza di Byung-Chul Han interpretate dalla Compagnia Atacama. Particolare attenzione al dialogo interculturale con le compagnie internazionali: Taiat Dansa da Valencia porterà Venus che reinterpreta la dea dell’amore attraverso le arti visive, mentre dalla Germania arriva la Tanzcompagnie G.H. Theater Görlitz-Zittau con Wert, che indaga la dicotomia tra atleta e artista. Dal Belgio, la Compagnie Irene K. presenta Niemandsland, un’esplorazione delle identità fluide, e dal Cile la Cie Pie Mellado sovverte la tradizionale gerarchia tra performer e pubblico con Decisiones Compartidas.
Il sipario si alza sabato 20 settembre alle 17:30 alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri con That’s all di Artemis Danza, creazione firmata da Davide Tagliavini: un’opera in cui danza, lirica e suggestioni cinematografiche si fondono in un linguaggio travolgente e originale. Lo spettacolo, che sta conquistando pubblico e critica, si è già aggiudicato importanti riconoscimenti: vincitore di Danza Urbana XL 2025, del bando THIS MUST BE THE SPACE 2025 promosso da FDE Festival Danza Estate e Festival MILANoLTRE, e del bando WAM! Festival 2025. Si continua con un creazioni che intrecciano poetiche e sensibilità diverse: Fragilitas-atis di Déjà Donné, lavoro di e con Virginia Beretta, che esplora la fragilità come processo di rottura e rigenerazione, interrogando ciò che nasce laddove la forza cessa di imporsi. Segue The Waltz of Silent Shadows della compagnia Art Garage, coreografia e regia di Francesco Vecchione, una fiaba macabra che mette in scena un labirinto di immagini e specchi, tra echi biografici e universi onirici. Conclude il pomeriggio Konpira Fune Fune di Movimento Danza / Collettivo Dieci, che restituisce al pubblico il “bambino interiore” come gesto di resistenza poetica.
Il giorno successivo, domenica 21 settembre alle ore 17:30, il Festival si sposta nel Parco e Palazzo Sforza Cesarini di Genzano. La giornata si apre con Fu stella della DanceHaus Company, di e con Alice Beatrice Carrino, che affronta i temi dell’assenza e della memoria in un lavoro intimo e struggente. Segue Whisper della compagnia HUNT Cdc, interpretato da Elisa Ricagni e Leonardo Carletti, un duetto che indaga i silenzi e i segreti che trasformano la relazione tra due corpi. Lo sguardo si amplia quindi all’orizzonte europeo con Venus di Taiat Dansa (Valencia), in cui Meritxell Barberá e Inma García evocano la dea dell’amore attraverso riferimenti alle arti visive e alla storia della bellezza, e con Wert della Tanzcompagnie G.H. Theater Görlitz-Zittau, coreografia di Massimo Gerardi, che mette in tensione atleta e artista, efficienza e senso. La serata si chiude con Street Tale di Compagnia Arabesque, ideato da Marco Munno, un gioco coreografico che trasforma oggetti quotidiani in strumenti di racconto, ricordando come il ritorno all’infanzia sia un gesto di libertà.
Venerdì 26 settembre alle ore 17:30 si torna alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri. Due creazioni site-specific aprono la terza settimana. Giselle Circle – esercizi di stile della compagnia Uscite di Emergenza / Associazione Culturale Atacama, ideazione e regia di Davide Romeo, rilegge il mito romantico di Giselle in una drammaturgia circolare che intreccia vita, amore e morte. A seguire Fa’atama di Kinesis CDC, diretta da Angelo Egarese, affronta il tema dell’identità di genere nella cultura samoana, ispirandosi al romanzo Matalasi di Jenny Bennett-Tuionetoa, in un lavoro che mescola radici antropologiche e ricerca coreografica.
Il programma prosegue sabato 27 settembre, sempre alle ore 17:30 alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri. La giornata è dedicata all’incontro tra voci internazionali e linguaggi solisti. Niemandsland della Compagnie Irene K. (Belgio), creazione di Irene Kalbusch, affronta il tema dell’identità come costruzione sociale attraverso figure mascherate e trasformazioni sceniche. Segue Noa del Balletto Teatro Torino, coreografia di Jye-Hwei Lin con Noa Van Tichel, un assolo che esplora la frammentazione del gesto e la presenza del corpo. In Intersection Bach, della Compagnia degli Istanti / Simona Bucci, coreografia di Roberto Lori con musica dal vivo di Andrea Alessi, il contrappunto bachiano si intreccia con sonorità contemporanee generando un raffinato dialogo tra suono e movimento. Chiude la serata c della Cie Pie Mellado (Cile), ideata da Paulina Mellado, che sovverte la gerarchia tradizionale tra performer e spettatore, trasformando la scena in uno spazio di corresponsabilità. Il progetto prevede un percorso di incontro e di condivisione di pratiche artistiche: attraverso un percorso laboratoriale, la coreografa cilena selezionerà, tramite una call pubblica, alcuni danzatori/trici che entreranno a far parte dello spettacolo, affiancando gli interpreti della compagnia.
La chiusura è affidata a domenica 28 settembre alle ore 17:30 nel Parco e Palazzo Sforza Cesarini di Genzano. Il Festival si conclude con L’ultimo uomo della Compagnia Atacama, ideazione e regia di Patrizia Cavola e Iván Truol, un affondo visionario sulla “società della stanchezza” teorizzata da Byung-Chul Han. A seguire ritornano Niemandsland, Intersection Bach e Decisiones compartidas, che trovano nuova vita e nuove risonanze nel contesto scenico del parco e del palazzo, a suggellare un’edizione che si conferma plurale, internazionale e dialogica.
Per info e prenotazioni scrivere a info@paesaggidelcorpo.it. Maggiori informazioni sul sito: https://paesaggidelcorpo.it/.