
Dopo vent’anni di promesse e rinvii, la città di Latina è ancora senza un Piano antenne approvato. Uno strumento fondamentale per pianificare lo sviluppo della rete mobile, garantendo al contempo la tutela della salute e dell’ambiente, continua a rimanere fermo nonostante sia stato completato e approvato all’unanimità in Commissione Ambiente già nel 2022.
La cronistoria parla chiaro:
• 2005: prima bozza di regolamento, mai approvata.
• 2016–2017: discussioni in commissione senza esiti concreti.
• 2019: promessa di aggiornamento bloccata da problemi amministrativi.
• 2021: censimento di 180 antenne e apertura alla partecipazione di cittadini e associazioni.
• 2022: approvazione all’unanimità in Commissione, grazie al lavoro partecipato del M5S e dell’assessora Adriana Calì.
• 2023–2025: commissariamento, promesse disattese e Piano ancora fermo, nonostante le sollecitazioni di cittadini e associazioni.
Nel 2024 e nel 2025, il Movimento 5 Stelle e diverse associazioni hanno più volte chiesto l’approvazione definitiva, sottolineando come la mancanza di regole esponga la città a rischi maggiori e a installazioni non pianificate in aree sensibili.
“Dopo vent’anni di attesa, non bastano più promesse: serve un atto di responsabilità politica. Il Piano antenne non è un ostacolo, ma uno strumento strategico per garantire copertura mobile, proteggere salute e ambiente e assicurare trasparenza ai cittadini”, dichiarano i rappresentanti delle associazioni.
La società Engineering, incaricata della redazione del Piano, aveva presentato una versione iniziale tra il 2020 e il 2021. Quella proposta, tuttavia, era priva di adeguate tutele per la popolazione, sia in termini di salute che di protezione delle aree sensibili: un testo che, se approvato, avrebbe lasciato mano libera agli operatori, esponendo i cittadini a rischi maggiori.
L’assessora Adriana Calì in quota Movimento 5 Stelle, bocciò completamente quel progetto e avviò un nuovo percorso di lavoro, rifacendo il Piano da zero insieme agli uffici comunali, alle associazioni e ai cittadini. Il risultato fu un documento finalmente equilibrato, approvato all’unanimità in Commissione Ambiente nel 2022.
E qui l’ironia: soldi pubblici spesi per un primo lavoro scartato e un secondo rifacimento, ma ancora oggi – tre anni dopo – il Piano giace in un cassetto.
Le tensioni politiche interne alla maggioranza e le divergenze tra l’assessore Franco Addonizio e la sindaca Matilde Celentano hanno ulteriormente bloccato l’iter. Addonizio ha espresso rilievi tecnici e normativi, ritenendo che l’attuale regolamento rischi di percorrere vie illegittime. La sindaca ha avviato una verifica politica e si parla apertamente di possibili rimpasti di giunta.
Nel frattempo, i cittadini restano senza un quadro normativo chiaro.
Il Piano prevede:
• un catasto pubblico delle antenne,
• il coinvolgimento attivo dei cittadini,
• il divieto di installazioni in aree sensibili come scuole e ospedali.
“Chiediamo che il Piano venga approvato con urgenza. I ritardi non solo rallentano l’innovazione e la qualità dei servizi, ma sprecano risorse pubbliche e minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”, aggiungono i promotori.
L’approvazione del Piano sarebbe un segnale di buona amministrazione e un passo decisivo per garantire un futuro più sicuro, trasparente e tecnologicamente avanzato per Latina.
Ringraziamo Latina Oggi, la giunta Celentano e le forze politiche che animano questa amministrazione: senza i loro rinvii, le promesse mancate e i teatrini di maggioranza oggi avremmo ben pochi argomenti. Ma i cittadini non hanno bisogno di spettacoli: hanno bisogno di regole, trasparenza e decisioni. È ora di smettere di perdere tempo – se la politica non è in grado di approvare un Piano antenne dopo vent’anni, saranno i cittadini a chiederne conto.
Benedetta Malagola
rappresentante GT M5S Latina
Pasquale Palmisano
Referente Formazione GT M5S Latina