
Il paradosso dei paradossi: in 120 giorni il Comune non è riuscito a rispondere ad un accesso agli
atti del M5S sull’ex Hotel De La Ville, ma sulla stessa questione ha rilasciato – e subito dopo
revocato – un permesso a costruire per 2 palazzine con 36 appartamenti.
Ora l’assessora Muzio ha l’occasione di dimostrare quantomeno un pò di coerenza: escludere
dall’ambito della rigenerazione urbana le strutture ricettive, dopo aver criticato il suo predecessore
per non averlo fatto. Il M5S ha fatto richiesta di commissione sulla pianificazione degli ambiti di
applicazione della legge 7/2017.
120 giorni. Sono i giorni trascorsi dalla mia prima richiesta di accesso agli atti sul progetto di
rigenerazione urbana dell’ex Hotel De La Ville, senza che il Comune di Latina abbia ancora fornito
risposta, nonostante un sollecito ed una nuova richiesta.
Il paradosso dei paradossi è che, in questi 120 giorni, a fronte di un regolamento comunale che
impone il riscontro agli accessi dei consiglieri entro 15 giorni, il Comune non è stato capace di
evadere la richiesta di accesso agli atti di una consigliera, ma è riuscito – proprio sulla stessa
questione non riscontrata – a rilasciare un permesso a costruire per due palazzine residenziali al
posto dell’ex albergo e, subito dopo, a revocarlo perché non conforme alla normativa regionale.
Nel frattempo, le richieste legittime di accesso restano ancora oggi senza risposta.
Una chiara violazione dei principi di trasparenza amministrativa, che mina il ruolo delle opposizioni
e il corretto funzionamento della democrazia. Un cortocircuito amministrativo che mette in luce
due problemi gravi: la mancanza di trasparenza e il troppo frequente licenziamento di atti
pasticciati, basti pensare alla delibera sulla perequazione o a quella per lo statuto della
Fondazione del Centenario.
Tornando al punto, la mia attenzione sul progetto dell’Hotel De La Ville, non ha motivazioni
inquisitorie, tutt’altro, nasce da un indirizzo politico chiaro: il Movimento 5 Stelle non condivide la
trasformazione di una struttura ricettiva in appartamenti residenziali. Rispettiamo pienamente il
diritto e la libertà degli imprenditori a proporre progetti edilizi, ma la politica deve guidare lo
sviluppo della città con una visione, non inseguire interessi occasionali con interventi spot. La
legge sulla rigenerazione urbana nasce con un preciso obiettivo: riqualificare aree degradate,
favorire il recupero delle periferie, utilizzare il cambio di destinazione d’uso come strumento di
riqualificazione di aree prive o carenti di servizi di pubblica utilità, favorendo lo sviluppo
commerciale, turistico, ricettivo.
Latina, non ha bisogno di nuove cubature residenziali – soprattutto nelle aree che hanno già
esaurito questa disponibilità – ma di servizi, di spazi pubblici, e anche di strutture turistiche e
ricettive. Un albergo di fronte all’ospedale Santa Maria Goretti sarebbe stato un presidio
fondamentale per i familiari dei pazienti e un tassello importante per una città che ancora oggi non
è in grado di ospitare adeguatamente visitatori e turisti.
È infatti ancora vivo e doloroso il ricordo della figuraccia conseguita alla finale per Capitale Italiana
della Cultura: l’esclusione della nostra città fu determinata anche dalla scarsità dell’offerta
ricettiva, mentre l’assessora Muzio e la Sindaca si arrampicavano sugli specchi nel rispondere
sulla disponibilità di qualche posto letto in città.
Entrando nel merito della revoca del permesso a costruire per la demolizione dell’ex Hotel De La
Ville e la ricostruzione di due palazzine con 36 appartamenti residenziali, questa è stata
necessaria quando gli uffici hanno preso atto che non era conforme alla normativa regionale,
modificata lo scorso agosto con l’approvazione della legge regionale 12/2024, che impone ai
Comuni di individuare gli ambiti di applicazione della rigenerazione urbana.
Sarà dunque proprio questa l’occasione per l’amministrazione Celentano e per l’assessora Muzio
per correggere errori passati e dimostrare finalmente di essere coerenti. Non molto tempo fa,
infatti, l’attuale maggioranza criticava la precedente amministrazione perché non aveva escluso
dall’applicazione della rigenerazione urbana aree strategiche, quali quelle destinate a funzioni
ricettive e turistiche. Oggi non solo hanno l’opportunità, ma soprattutto il dovere politico e
amministrativo di farlo, escludendo, ad esempio, proprio l’ex Hotel De La Ville dall’ambito di
applicazione della legge sulla rigenerazione urbana, e preservandolo come struttura ricettiva a
servizio dell’ospedale e della città.
Ma l’impegno richiesto all’amministrazione Celentano e all’assessora all’urbanistica Annalisa
Muzio è molto più ampio e va oltre la singola questione dell’ex Hotel De La Ville: l’amministrazione
è chiamata ad attuare, attraverso una pianificazione seria, la propria idea di città, definendo in
modo strategico gli ambiti di applicazione della legge sulla rigenerazione urbana su tutto il
territorio comunale, inclusa la Marina di Latina, dove proprio l’attuale maggioranza – allora
opposizione – nel 2021 invocava la definizione degli ambiti di applicazione di questa legge al
momento dell’adozione in consiglio comunale.
Vedremo se l’amministrazione Celentano saprà dimostrare coerenza e visione, o se ancora una
volta prevarranno logiche di corto respiro.
Ho protocollato una richiesta di commissione urbanistica urgente per trattare il tema della
pianificazione degli ambiti di applicazione della legge sulla rigenerazione urbana, materia di
Consiglio e non di Giunta, né di uffici. Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per una
pianificazione urbanistica trasparente, seria e condivisa, che guardi al futuro della città con
coraggio e responsabilità, preservando l’identità e lo sviluppo socio-economico di Latina. Solo
così la nostra città potrà tornare ad essere attrattiva e accogliente, un luogo dove le persone
scelgono di vivere invece che scappare altrove.
Firmato:
Maria Grazia Ciolfi
Capogruppo Consiliare M5S Latina