
Si è conclusa con numeri da capogiro e oltre settecento persone l’edizione 2025 di “Velletri Libris”, rassegna letteraria ideata e realizzata dalla Fondazione De Cultura e dalla Mondadori Bookstore Velletri – Lariano – Genzano – Frascati – Cisterna,giunta al nono anno e diventata ormai manifestazione irrinunciabile per centinaia di lettori. L’iniziativa – resa possibile grazie al contributo della Regione Lazio e di Arsial, e con il patrocinio di Comune di Velletri, Città Metropolitana di Roma Capitale e Sistema Castelli Romani – ha offerto per il gran finale un programma ricchissimo: l’incontro con Ezio Mauro, la premiazione dei vincitori del concorso letterario e la chiusura con Paolo Crepet.
Dopo il benvenuto di Guido Ciarla e Aurora De Marzi, librai e ideatori del festival, un grande applauso ha accolto il direttore Ezio Mauro, capace di emozionare il pubblico con un racconto che ha intrecciato vita personale, carriera giornalistica e riflessioni sul presente. Mauro ha aperto il suo intervento condividendo il legame affettivo con Velletri, dove veniva spesso a trovare Eugenio Scalfari, fondatore di “Repubblica”, che proprio in città aveva la sua residenza. Un ricordo personale che ha introdotto un dialogo intenso con Paolo Di Paolo, in cui si è snodata una vera lezione di giornalismo. Dal primo impiego alla “Gazzetta del Popolo”, fino alla guida delle redazioni di “La Stampa” e poi “Repubblica”, la narrazione di Ezio Mauro ha ripercorso le tappe fondamentali di una carriera esemplare. Ampio spazio è stato dedicato all’attualità, con un’analisi lucida delle crisi internazionali in corso, dall’Ucraina a Gaza. Non sono mancate riflessioni sul futuro dell’informazione: Mauro ha offerto uno sguardo critico sull’intelligenza artificiale applicata al giornalismo e sull’avvento del giornalismo telematico, sottolineando la necessità di tutelare il rigore e l’etica del mestiere pur avendo una possibilità da sempre sognata, ovvero quella di aggiornare in tempo reale. Applausi convinti hanno salutato la fine dell’incontro, suggellato dalla consegna del Premio alla Carriera da parte di Guido Ciarla e Aurora De Marzi che a nome della Fondazione De Cultura hanno voluto omaggiare una grande personalità della cultura italiana come Ezio Mauro. Una serata che ha lasciato un segno profondo, non solo per il valore del protagonista, ma per l’alto contenuto umano e culturale dell’incontro.
A seguire si è svolta la cerimonia di premiazione dei racconti selezionati per l’antologia “Per un pugno di storie”, edita da De Cultura e ordinabile in tutte le librerie nonché negli store on line.
A condurre gli interventi Eugenio Murrali e Paolo Di Paolo, giurati storici del Premio, che hanno dialogato con gli autori vincitori, commentando i loro testi e condividendo le motivazioni espresse dalla Giuria stessa nel selezionare i migliori elaborati. Emozionanti anche i saluti video degli scrittori Daniele Mencarelli e Cinzia Leone, in Giuria assieme a Fiammetta Biancatelli e Antonella Prenner, oltre agli stessi Murrali e Di Paolo, che hanno voluto essere presenti idealmente alla serata con un messaggio dedicato ai vincitori.
I racconti premiati, inseriti nell’antologia, sono quelli di Deborah Ameri (“Nel silenzio che resta”), David Ermacora (“L’apetta sbagliata”), Delia Esposito (“Quel che so di me”), Maria Antonietta Grande (“Nella notte”), Marina Guarneri (“Lieto fine”), Giuseppe Mallozzi (“Il filo rosso”), Mara Melon (“Sudoku”, Menzione speciale della Giuria), Stefania Micheli (“Gli occhi della regina”), Carla Pasqualucci (“Le parole perdute”), Maria Serena (“Intelligenza artificiale”), Oscar Tison (“Montenegro”). Gli autori e le autrici provenienti da tutta Italia confermano la dimensione nazionale del Premio, che anche quest’anno ha superato i cento racconti in concorso rappresentando tutte le regioni italiane ad eccezione di Sardegna e Val d’Aosta e con tre partecipanti dall’estero (Belgio e Svizzera).
La giornata conclusiva del Festival è proseguita con lo spazio dedicato alla lettura, magistralmente curato da Silvia Ciriaci e con l’accompagnamento musicale di Paola Cucuzza, seguito dall’interessante intervento di Massimo Morassut del CREA, che ha aggiunto valore con il suo contributo scientifico sui vini ospiti della serata. Alle 21 il momento istituzionale che ha visto salire sul palco nuovamente i fondatori di “Velletri Libris”, Guido Ciarla e Aurora De Marzi, visibilmente emozionati nel ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il Festival, sottolineando l’importanza della collaborazione e dell’impegno collettivo.
Presenti anche numerose autorità: la Consigliera Regionale Edy Palazzi, delegata dal presidente della Regione Francesco Rocca, Chiara Ercoli, Assessore alla Cultura e Vicesindaco di Velletri, Marta Elisa Bevilacqua per la Città Metropolitana, in rappresentanza del sindaco Roberto Gualtieri, e Giacomo Zito, direttore della Fondarc. Nei rispettivi interventi si è sottolineata la proficuità di una sinergia culturale capace di portare centinaia di persone ad eventi con i libri protagonisti, “sfidando” le fughe verso il mare, le sagre e le manifestazioni estive. Tra gli annunci più attesi, quello sulla nuova sede della Libreria Mondadori di Velletri in piazza Cairoli, comunicata da un commosso Guido Ciarla, che ha ricevuto un lungo applauso dal pubblico.
A chiudere la serata, l’atteso intervento di Paolo Crepet, che ha offerto una profonda riflessione sul ruolo della provincia, sulla mentalità contemporanea, sulle nuove generazioni e sulla responsabilità degli adulti nel trasmettere valori: “Gli errori dei giovani – ha detto – spesso nascono da errori dei genitori”. Un finale denso di emozioni, pensieri e prospettive, che ha chiuso con forza e partecipazione un’edizione del Festival ricca di contenuti e incontri.
Un ringraziamento va ancora ai partner della rassegna, ovvero la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, Casale della Regina, CREA – Viticoltura Enologia, e agli sponsor, che grazie al loro supporto hanno reso possibile l’iniziativa: Allianz, Banca Popolare del Lazio, Class Auto e Casa di Cura Madonna delle Grazie. Con un ideale brindisi fra staff e pubblico si è conclusa un’edizione da record per numeri e gradimento, e non resta che attendere il 2026 per una storica decima edizione tutta da vivere.