
Intervento della Polizia Locale di Velletri al confine con Aprilia per una discarica a cielo aperto. Immondizia anche al centro della carreggiata tra pneumatici, secchi di vernice, vetri e mobili
LAtina oggi
Da ieri mattina via Giannottola è chiusa al traffico. La decisione è arrivata dopo l’ennesimo episodio di inciviltà: una massa di rifiuti abbandonati non solo ai bordi, ma anche al centro della carreggiata. Sul posto sono intervenute in contemporanea, la Polizia Locale di Aprilia e quella di Velletri, con quest’ultimi (visto che la discarica è nel territorio veliterno) che hanno interdetto l’accesso in attesa della rimozione degli scarti.
L’odore acre dell’immondizia bruciata dal sole, il fruscio del vento che trascina buste tra i campi e il rumore sordo dei sacchi gettati sull’asfalto sono ormai il paesaggio quotidiano di questa strada di campagna al confine tra i due comuni. Da anni è diventata una discarica a cielo aperto, ma stavolta il degrado ha toccato un nuovo, intollerabile livello. Qui si trova di tutto: pneumatici fuori uso, secchi di vernice aperti e colanti, bottiglie di vetro frantumate o ammucchiate nel fossetto di scolo, plastica di ogni tipo, sacchi neri gonfi di scarti, vecchi mobili smontati e abbandonati tra le sterpaglie, addirittura anche un secchio per la raccolta differenziata del comune di Genzano, a monito che gli scarichi provengono da tutti i comuni della zona. Un catalogo dell’inciviltà che si aggiorna di settimana in settimana, sotto gli occhi impotenti di chi ci vive, ma anche chi ci transita tutti i giorni. Tra le testimonianze degli automobilisti c’è chi racconta di aver visto furgoni fermarsi a qualunque ora del giorno per scaricare senza troppi problemi. E così via Giannottola resta una terra di nessuno, dove la spazzatura si accumula più in fretta di quanto possa essere portata via. La pulizia straordinaria disposta ieri servirà, per qualche giorno, a restituire decoro alla strada. Ma se non arriveranno controlli serrati, telecamere e multe pesanti, la scena si ripeterà. Perché qui, al confine tra due comuni, l’inciviltà non conosce confini. Basta infatti uscire da via Giannottola e immettersi sulla più grande Cisternense per trovare uno scenario molto simile: dal carcere fino alla rotonda dei cinque archi, i bordi della strada sono punteggiati di rifiuti di ogni sorta.