
È il Frantoio Tuscus – M.O. Giampaolo Sodano, aderente al Consorzio FAPI e con sede a Vetralla (VT), ad aggiudicarsi il Premio Mastro d’Oro Regione Lazio 2025, grazie a un olio extravergine che coniuga identità territoriale, artigianalità e qualità certificata. Un riconoscimento prestigioso che conferma il valore dell’olivicoltura laziale e l’importanza del lavoro dei frantoiani all’interno della filiera.
Il premio è stato conferito nell’ambito della settima edizione del concorso nazionale Mastro d’Oro, promosso da AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) e AFP (Associazione Frantoiani di Puglia), unico in Italia riservato esclusivamente ai frantoiani, con l’obiettivo di valorizzare il loro ruolo centrale nel processo produttivo e promuovere la crescita professionale e tecnica del comparto.
Tra gli oli in concorso provenienti da tutto il Lazio, il Frantoio Tuscus ha saputo imporsi grazie alla coerenza con le certificazioni di origine, alla qualità del profilo sensoriale e a un’impostazione produttiva che punta da sempre su tracciabilità, sostenibilità e legame con il territorio viterbese.
A livello nazionale, la settima edizione del concorso ha visto la vittoria assoluta dell’etichetta Natyoure del Frantoio Oleario Mossa Domenica di Sannicandro di Bari (BA). Al secondo posto Trisole de Il Frantolio di D’Amico Pietro di Cisternino (BR), mentre al terzo si è classificata l’Azienda Agricola Il Mandrione di Vieste (FG) con le etichette Tenute Mandrione, Riserva, Gria – Bio DOP.
La valutazione degli oli è stata affidata al Comitato di Assaggio dell’Università degli Studi di Bari, riconosciuto dal MASAF, che ha applicato criteri oggettivi e rigorosi per garantire trasparenza e imparzialità. Accanto ai premi assoluti e regionali, il concorso ha assegnato anche i riconoscimenti Mastro d’Oro Monocultivar e diverse menzioni d’onore.
“Un olio DOP, IGP o biologico – ha dichiarato Alberto Amoroso, presidente di AIFO – nasce dalla visione e dalla cura di chi opera nel frantoio. Tracciabilità, sostenibilità, qualità certificata: oggi l’extravergine non può prescindere da questi valori. Il Mastro d’Oro vuole premiare chi li incarna ogni giorno. E desidero ringraziare tutti i frantoiani che, con coraggio, decidono ogni anno di mettersi in gioco inviando i propri campioni. La crescita del concorso, in partecipazione e livello qualitativo, è il segno della loro fiducia”.
“Il frantoio – ha aggiunto Stefano Caroli, presidente di AFP – è un presidio culturale e ambientale. Il podio tutto pugliese dimostra che la nostra terra resta un punto di riferimento per la qualità e l’innovazione nel settore. Ci rivediamo per la prossima edizione del Mastro d’Oro, ma prima ci diamo appuntamento a Evolio Expo, dove consegneremo il Premio Speciale Mastro d’Oro 2025 e continueremo a discutere di sostenibilità e futuro della filiera”.
Il Premio Speciale “Mastro d’Oro 2025” sarà infatti consegnato nel corso di EVOLIO Expo, il grande appuntamento dedicato all’innovazione olivicolo-olearia, in programma dal 29 al 31 gennaio 2026 alla Fiera del Levante di Bari.
Il concorso Mastro d’Oro si inserisce nel più ampio impegno di AIFO, in collaborazione con CNA e altri attori del comparto olivicolo. Tra questi, Italia Olivicola, la principale AOP del settore, con cui AIFO condivide obiettivi comuni nella valorizzazione dell’olio di qualità, anche grazie ai programmi operativi cofinanziati dall’Unione Europea, che puntano a rafforzare l’integrazione tra produzione agricola e trasformazione, promuovere la tracciabilità, la sostenibilità ambientale e la formazione degli operatori.