«Oggi, in Pisana, abbiamo fatto rumore per la Palestina. Un gesto simbolico, ma necessario, per rompere il silenzio che circonda una delle più gravi tragedie umanitarie del nostro tempo. Abbiamo battuto le mani sui tavoli, abbiamo alzato la voce, perché l’aula sentisse – forte e chiara – la voce di Gaza».
A dichiararlo è Alessandra Zeppieri, consigliera regionale del Polo Progressista, che ha richiesto – e ottenuto – la partecipazione compatta di tutte le forze di opposizione all’iniziativa di oggi.
«Non è stato solo un gesto di testimonianza. È stato un atto politico. Abbiamo infatti presentato un emendamento alla proposta di assestamento di bilancio per stanziare 1 milione di euro in aiuti umanitari destinati alla popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Un fondo da destinare a chi, sul campo, distribuisce cibo, acqua, medicinali, assistenza ai bambini e alle famiglie devastate dalla guerra».
L’iniziativa si inserisce nel solco delle precedenti azioni delle opposizioni, tra cui la mozione già discussa in aula con cui si chiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina e la sospensione della vendita di armi a Israele.
«Abbiamo voluto dare seguito concreto a quella mozione, trasformando i principi in atti. Non si tratta di carità, ma di giustizia. Non è una scelta neutrale, ma una presa di posizione morale e politica. Ogni euro può salvare una vita. Ogni voce può rompere il silenzio. E noi oggi, come opposizione unita, abbiamo scelto di non tacere».
Zeppieri ha infine ricordato le parole lanciate oggi sui social dalla giornalista palestinese Bisan Owda: “Fate rumore.”
«Ho portato in aula la “voce” di Gaza, come milioni di persone nel mondo. Perché anche il rumore può essere una forma di resistenza. E oggi, in questo Consiglio regionale, abbiamo deciso di resistere. Di non voltarci dall’altra parte. Di dire che non guardiamo altrove».