
I sindacati chiedono che ai dipendenti interni sia garantito l’esonero dalla prova pre-selettiva e lamentano la gestione dei punteggi avanzando sospetti di presunti favoritismi.
fonte: LAtina Oggi edizione odierna del 30 luglio 2025
“Non si spegne la tensione tra Cisterna Ambiente e la UIL trasporti. A riaccendere il confronto è stata la pubblicazione dei nuovi bandi per le selezioni pubbliche, oggetto di una dura presa di posizione da parte del sindacato guidato a livello regionale da Gabriele
Mario. La UIL segnala con preoccupazione l’assenza di confronto con le organizzazioni sindacali, nonostante precedenti richieste e aperture da parte del consiglio di amministrazione. Il tema è stato al centro di un incontro avvenuto nelle scorse ore con il Direttore Generale dell’azienda, durante il quale la UIL ha sollevato anche altre criticità legate all’organizzazione del lavoro, ai carichi e alle mansioni. Ma a far salire la tensione è stata proprio la questione delle selezioni, che per il sindacato avrebbero dovuto essere precedute da una verifica interna per valutare eventuali figure idonee tra i dipendenti già in forza. Una procedura – ricorda la UIL – prevista dall’articolo 15 del CCNL, che impone all’azienda di valorizzare il personale interno prima di procedere a nuove assunzioni.
«Tutte le aziende del settore rispettano questa procedura – si legge nella nota – ma la direzione di Cisterna Ambiente avrebbe espletato una procedura interna solo per un posto da sesto livello, con un unico candidato».
Tra le criticità rilevate, la UIL segnala anche criteri selettivi poco chiari o discriminatori. Viene contestata, ad esempio, la clausola sull’interdizione dai pubblici uffici, ritenuta Inapplicabile in un’azienda con rapporto di lavoro privatistico. Il sindacato chiede anche di esonerare dalla prova preselettiva i dipendenti già in servizio, e contesta l’attribuzione di punteggi che sembrano favorire selezioni “ad personam”. Critiche anche per la richiesta dello stesso titolo di studio (diploma) per il terzo e il sesto livello, nonostante le funzioni previste siano profondamente diverse. Singolare, secondo il sindacato, anche la deroga al titolo prevista solo nel bando da coordinatore (quinto livello), a fronte di 24 mesi di esperienza nella mansione. La UIL chiede infine chiarimenti sul numero effettivo dei posti (come nel caso dell’operaio 1B, indicato come “1+4″), sulla genericità del bando multiservizi – che non specifica l’orario di lavoro – e sulla necessità della patente B anche per funzioni non operative, come le pulizie o la custodia cimiteriale. Alla luce di tutte queste osservazioni, il sindacato invita le autorità competenti a intervenire per modificare i bandi, garantire trasparenza e rispetto delle regole, e tutelare la professionalità dei lavoratori già operativi da anni all’interno dell’azienda”.
