
“Sinistra Italiana Aprilia esprime piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Arescosmo da
oggi in stato di agitazione per l’assenza di chiarezza sul loro futuro occupazionale e industriale.
Una vertenza che riguarda non solo una singola azienda, ma un intero modello di sviluppo: quello in cui il
lavoro viene prima dei profitti e delle operazioni finanziarie opache.
Siamo al fianco della FILCTEM CGIL e delle altre organizzazioni sindacali che stanno difendendo con
forza la continuità produttiva e la dignità delle persone impiegate in una realtà di rilevanza strategica per il
Paese. Non è accettabile che, nonostante le commesse acquisite e l’interesse di investitori industriali, si
continui a temporeggiare sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie.
Ancora una volta, ci troviamo di fronte a una gestione priva di trasparenza, che rischia di trasformare una
crisi industriale in un fallimento sociale. Tutto questo avviene mentre il Governo nazionale annuncia a
gran voce piani di “riarmo” e investimenti nella difesa, ma lascia abbandonate al loro destino le
aziende del settore, come se i lavoratori fossero elementi sacrificabili.
Questa situazione conferma quanto fosse giusta e attuale la battaglia referendaria sul lavoro condotta da
Sinistra Italiana e da tutta l’Alleanza Verdi e Sinistra. Quando chiedevamo di abrogare il Jobs Act e il
massimo ribasso negli appalti, parlavamo proprio di questo: di un sistema che disintegra la stabilità,
precarizza il futuro e deresponsabilizza chi guida le imprese. La vertenza Arescosmo dimostra che il
lavoro ha bisogno di tutele forti e di uno Stato che torni a esercitare una funzione di indirizzo e controllo,
specie in settori ad alto valore strategico.
Ma c’è di più: l’eventuale fallimento di Arescosmo rischia di trascinare con sé anche Aero Sekur,
poiché i proprietari di maggioranza risultano essere gli stessi. Un legame societario tutt’altro che
marginale, che pone interrogativi gravi sulla reale portata di questa crisi industriale e sul possibile impatto
complessivo per l’economia di Aprilia, per l’indotto e per centinaia di famiglie del nostro territorio.
Ci chiediamo: le istituzioni locali e nazionali sono davvero consapevoli del rischio sistemico che incombe
sul nostro tessuto produttivo? Si può continuare a restare immobili di fronte a una possibile doppia crisi
industriale?
La Regione non può continuare a girarsi dall’altra parte mentre nel suo territorio si consuma una crisi che
minaccia posti di lavoro, competenze e investimenti strategici. Ci chiediamo se il continuo silenzio della
giunta Rocca su queste vertenze sia frutto di disinteresse, o peggio ancora, di adesione implicita a
logiche di smantellamento e abbandono del tessuto industriale, per trasformare Aprilia da
territorio industriale a pattumiera del Lazio, tra discariche e centri di stoccaggio! Noi
contrasteremo queste logiche scellerate!
Chiediamo quindi alle istituzioni, a tutti i livelli, di intervenire tempestivamente per garantire la continuità
occupazionale e produttiva. È necessario aprire subito un tavolo con i rappresentanti sindacali e con
l’eventuale soggetto interessato all’acquisizione, affinché venga finalmente chiarito il piano industriale e si
scongiuri ogni ipotesi di liquidazione giudiziale.
Il futuro di Arescosmo riguarda Aprilia, riguarda il territorio pontino, ma soprattutto riguarda l’Italia intera:
non si abbandonano i lavoratori, non si abbandona il lavoro”.
Sinistra Italiana Aprilia
Circolo “Anna Pezzotti”