
Bruxelles – Roma – Il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC) e l’Associazione 21 luglio accolgono con favore la decisione del Comitato Europeo dei Diritti Sociali (ECSR) di dichiarare ammissibile il reclamo collettivo contro l’Italia (N. 244/2025 Centro Europeo per i Diritti Rom (ERRC) v. Italia). In particolare, il Comitato ha accolto la richiesta di misure immediate necessarie per proteggere le famiglie rom dal rischio di rimanere senza casa e dai conseguenti pericoli per la loro salute a Giugliano, in Campania, in provincia di Napoli. Il reclamo, presentato l’11 marzo 2025, sostiene che i ripetuti sgomberi forzati subiti dalle famiglie rom in Italia, il persistente fallimento nel fornire un’abitazione alternativa adeguata e la continua e sistemica discriminazione subita dalle comunità rom violano l’Articolo 31 (diritto all’abitazione) e l’Articolo E (non discriminazione) della Carta Sociale Europea Revisionata. Al governo italiano è stato chiesto di fornire alle 120 famiglie insediate in via Carrafiello, a Giugliano, in Campania, un’accoglienza temporanea immediata, sicura e adeguata, con accesso ai servizi essenziali come acqua, sanità, riscaldamento, smaltimento dei rifiuti ed elettricità.
“Questa decisione dà un messaggio chiaro: le famiglie rom in Italia non possono essere lasciate in condizioni che mettono in pericolo le loro vite e violano i loro diritti. La politica italiana di ‘superare il sistema dei campi’ – campi, che bisogna ricordare, spesso sono stati creati illegalmente dalle autorità – non deve significare lo sgombero indiscriminato delle famiglie rom e la violazione dei loro diritti e del loro benessere. Accogliamo con favore la rapida azione del Comitato e sollecitiamo le autorità italiane a implementare queste misure senza indugi” ha detto Đorđe Jovanović, presidente dell’ERRC.
Secondo Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio: “Adesso la palla passa alle autorità italiane, chiamate a dare una risposta reale e sostenibile alla drammatica condizione delle famiglie presenti nell’insediamento di via Carrafiello. Nelle prossime settimane presenteremo un dettagliato rapporto sulla condizione di queste comunità che potrà sicuramente rappresentare uno strumento prezioso per poter iniziare ad avviare sostenibili processi di inclusione abitativa”.
Il reclamo riguarda la situazione di circa 550 individui rom che vivevano in un insediamento informale in via Carrafiello, a Giugliano in Campania, fino a quando un Tribunale ha ordinato il loro sgombero entro il 30 aprile 2025, senza che le autorità italiane avessero fornito adeguate garanzie o alloggi alternativi. Per evitare un ulteriore sgombero dalle loro abitazioni, la maggior parte delle famiglie si è trasferita, prima della scadenza, in un terreno vicino, dove le condizioni di vita sono ulteriormente peggiorate. I residenti, tra cui bambini e adulti con malattie croniche, vivono in tende e baracche senza accesso ad elettricità, servizi igienici, con limitato accesso all’acqua potabile, e sono esposti a seri rischi per la salute. Inoltre parte del terreno è situato nella “Terra dei Fuochi”, zona nota per essere contaminata da amianto, un materiale altamente pericoloso per la salute. Alcune famiglie hanno membri con diabete e malattie cardiovascolari, così come ci sono due bambini con tumori. Inoltre il trasferimento forzato ha costretto diversi bambini a interrompere la frequenza scolastica.
Nel reclamo, l’ERRC, con il supporto dell’Associazione 21 luglio, ha fornito ulteriori informazioni sui precedenti sgomberi che queste famiglie rom hanno subito a Giugliano in Campania, così come sugli infruttuosi tentativi delle autorità comunali e prefettizie di fornire abitazioni alternative alle famiglie. Secondo le due organizzazioni impegnate nella tutela dei diritti umani, la situazione delle famiglie rom a Giugliano in Campania, una comunità residente sul territorio da oltre 40 anni, esemplifica il continuo fallimento delle autorità italiane nel garantire pari accesso ad un’abitazione adeguata per i rom, aggravando l’assenza di una dimora fissa e perpetuando sistematicamente discriminazione e segregazione.
Misure immediate ordinate dal Comitato Europeo dei Diritti Sociali
Il 2 luglio 2025 il Comitato ha stabilito che il reclamo presentato dall’ERRC (n. 244/2025) è ammissibile ai sensi della Carta Sociale Europea e ha ordinato al governo italiano di adottare misure urgenti per tutelare i diritti delle famiglie rom interessate. Il Comitato ha riscontrato che la situazione delle famiglie rom di Giugliano in Campania può causare danni gravi e irreparabili alla salute e alla dignità delle famiglie. È stato ordinato al governo italiano di fornire immediatamente un alloggio temporaneo sicuro e adeguato, con accesso a servizi essenziali come acqua, igiene, riscaldamento, smaltimento dei rifiuti e elettricità. L’Italia ha tempo fino al 15 settembre 2025 per presentare documenti scritti riguardo al merito del reclamo e per riferire in merito alle misure adottate per conformarsi a questa decisione. L’ERRC e l’Associazione 21 luglio continueranno a monitorare da vicino gli sviluppi e a lavorare a fianco della comunità rom di via Carrafiello per garantire che l’Italia rispetti la decisione del Comitato e compia i passi necessari verso soluzioni abitative durature e legali.
