
Lasciata la Bosnia-Erzegovina, il Sunflowers European Tour ha raggiunto Montenegro e l’Albania. Questo tour, partito da Lisbona il 3 giugno, è un viaggio in bicicletta alla scoperta dell’economia sociale europea, promosso dalla Cooperativa Utopia 2000. La Bosnia-Erzegovina, sottolineano i dirigenti di Utopia 2000, è una terra simbolo della storia europea. Tra Bihać e Mostar, il team del tour ha raccolto testimonianze straordinarie di resilienza, accoglienza e coesione sociale. A Bihac, ha incontrato lo staff di IPSIA, che da anni lavora sul campo per tutelare i diritti e la dignità delle persone migranti. La tappa ha avuto come sfondo la montagna di Plješevica, crudele spartiacque geografico e simbolico della speranza migrante: luogo di passaggio, di fatica, di confine tra sopravvivenza e diritto a una vita degna. Ha poi visitato la Casa della Crescita per Giovani Menti*, un centro per minori vulnerabili realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il supporto del Comune di Bihać e la Caritas Ambrosiana. La struttura offre protezione, educazione e orientamento a giovani in situazione di fragilità. A Mostar invece il team ha incontrato l’associazione Sa Mali Most, che attraverso lo sport lavora per superare le divisioni ancora vive tra le comunità della città. Tale associazione rappresenta i bambini, ma anche il piccolo ponte che idealmente connette i giovani di Mostar al di là delle appartenenze etniche e religiose. Mentre il Montenegro e l’Albania sono due paesi balcanici dalla storia recente densa e spesso dolorosa. Luoghi in cui, accanto alle difficoltà economiche e sociali, emergono segnali forti di cambiamento e comunità in cammino. A Montenegro, rammentano i dirigenti della Cooperativa Utopia, il team ha scoperto esperienze di resistenza quotidiana nelle aree rurali e periferiche. Il paese, indipendente dal 2006 dopo la disgregazione della ex Jugoslavia, si confronta oggi con l’abbandono delle campagne, la marginalità di alcune minoranze e una povertà ancora molto diffusa. In questo contesto complesso, emergono iniziative spontanee e comunitarie che cercano di dare risposte concrete alle esigenze della popolazione più vulnerabile, soprattutto giovani e anziani. Un’umanità silenziosa ma presente, che accoglie e si reinventa. In Albania, paese che ha vissuto una delle più dure dittature del XX secolo e che oggi vive una transizione accelerata verso l’Europa, il Sunflowers Tour ha fatto tappa a Saranda, nel sud del paese. Qui ha avuto luogo l’incontro con la Qendra Sociale “S. Marcellina”, un centro sociale d’eccellenza che accoglie ogni giorno bambini e adolescenti in situazione di difficoltà, offrendo loro un ambiente sicuro e stimolante dove studiare, giocare, crescere. La povertà educativa è uno degli ostacoli più grandi per i giovani albanesi, ma grazie a luoghi come questo, la sfida diventa opportunità. Attraverso un lavoro quotidiano e silenzioso, il centro costruisce autonomia, dignità e fiducia nel futuro. “È nei piccoli centri come questo – ha affermato Massimiliano Porcelli, il presidente di Utopia 2000 che in bici sta facendo questo tour di seimila chilometri – che l’Europa si fa concreta. Lontano dalle statistiche, si incontrano storie vere, occhi pieni di speranza, comunità che tengono. Dalle montagne del Montenegro alle coste dell’Albania, il Sunflowers Tour continua dunque a raccontare un’Europa che spesso non fa notizia, ma che ogni giorno resiste, accoglie e costruisce. Una geografia umana fatta di mani tese e piccoli passi verso il cambiamento”.