
La QuantHum Edge, innovativa azienda impegnata nello sviluppo di tecnologie quantistiche, ha dato ufficialmente il via alla sperimentazione per realizzare il primo prototipo del suo rivoluzionario supercomputer quantistico, basato su un brevetto recentemente depositato.
Il progetto è stato illustrato dal professor Fabio Massimo Frattale Mascioli, docente dell’Università La Sapienza di Roma, in occasione di un convegno tenutosi presso la sede del Parlamento, alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del Vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli.
«Il brevetto è stato depositato dall’inventore e la QuantHum Edge ha stretto un accordo con l’università, in particolare con il nostro gruppo di ricerca, per la realizzazione del primo prototipo», ha spiegato il professor Mascioli. «L’azienda è già una realtà concreta, anche se la sfida è impegnativa: servono risorse umane ed economiche rilevanti, e proprio su questo stiamo concentrando i nostri sforzi».
Il supercomputer quantistico proposto da QuantHum Edge promette di rivoluzionare radicalmente il mondo informatico, portando significativi benefici, dalla vita quotidiana fino ai più sofisticati sistemi tecnologici. «Dal punto di vista tecnico-scientifico ci sono certamente grandi sfide da affrontare, ma il risultato sarebbe un’assoluta novità rispetto a ciò che oggi è presente sul panorama internazionale», sottolinea Mascioli. «Si tratta di una tecnologia che non rimarrebbe appannaggio esclusivo di grandi multinazionali o di enti governativi, ma che potrebbe diventare accessibile al mercato comune: un’idea realmente rivoluzionaria con prospettive straordinarie».
La società, che ha già attirato grande interesse da parte di investitori e aziende specializzate nel settore, ha scelto Cisterna come sede strategica per la realizzazione e lo sviluppo del progetto. «Cisterna è una città con oltre vent’anni di esperienza nell’ospitalità di progetti universitari grazie al Pomos, di cui sono stato pioniere»,continua il professor Mascioli. «Avevamo immaginato una vera e propria cittadella della ricerca e della formazione universitaria. Oggi, insieme alla QuantHum Edge, stiamo cogliendo un’opportunità straordinaria: rilanciare il territorio, rafforzare la formazione universitaria e creare un polo scientifico di riferimento nazionale e internazionale».
«Sviluppare qui un progetto così avanzato significa aprire prospettive molto interessanti per studenti, ricercatori e docenti», conclude Mascioli. «Ci aspettiamo ora un forte sostegno anche dal territorio, affinché questo progetto possa diventare un volano di crescita scientifica ed economica per tutta la regione».
