
«A proposito di liste di attesa, in due anni siamo passati, sulle prestazioni critiche, dal 70% al 96% di risposte in linea con i tempi di legge. Che è un buon risultato. Certo, è l’ultimo miglio quello più complicato da percorrere. E quel 4% che ci manca vale 100mila prestazioni. Stiamo lavorando per arrivare alla copertura totale, ma non è un’operazione semplice. Anche perché a mano a mano che il sistema torna a funzionare, tutti quelli che fino ad ora si sono rivolti ai privati, o almeno una parte di loro, cominciano a tornare nel pubblico, facendo aumentare il numero delle prestazioni richieste. Quanto al rapporto con i privati è chiaro. Si trattava solo di applicare quello che già c’era: avevano l’obbligo di dare almeno il 70% delle loro agende al recup regionale. Ma non lo facevano e nessuno li forzava a farlo. Ecco, io ho semplicemente riattivato il rispetto dell’accordo sulle prestazioni, gestendo direttamente le prenotazioni e facendo terminare un sistema di autonomia che non funzionava».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in un’intervista al quotidiano Il Messaggero.