
«Il rapporto è solido e mi sento sostenuto. Poi ci sono diverse sensibilità sul tema sanitario, su questo mi sono confrontato anche con il ministro. Io sto chiedendo con forza alcune riforme che per me sono essenziali per migliorare il servizio. Una, di cui sono profondamente convinto, è di togliere il contratto collettivo della sanità e soprattutto della dirigenza medica all’Aran e portarlo sotto il ministero della Salute. Dobbiamo avere il coraggio di fare scelte difficili, questo non è più il tempo per tirare a campare e Giorgia (Meloni, ndr) l’ha dimostrato in tantissimi settori. Dobbiamo riconoscere ai medici di emergenza, agli anatomopatologi, ai radioterapisti, ai medici nucleari e a tutti quelli che non hanno spazio nell’intramoenia un salario diverso, all’altezza, perché diversamente non soltanto nei pronto soccorso ma anche in specialità critiche per salvare vite non avremo più medici di altissimo livello. L’altra riforma da fare è quella dei medici di medicina generale. Il sistema così non funziona e dobbiamo trovare il punto di caduta. Mi auguro che in tempi brevi il governo apra un tavolo di confronto con la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e con gli altri organismi rappresentativi. Perché gli ambiti territoriali li dobbiamo rivedere e c’è il tema del monte ore: io voglio pagare 36 ore al medico e quelle 36 ore voglio essere io a governarle, nell’ambito del nostro contratto». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, in un’intervista al quotidiano il Tempo, rispondendo alla domanda sul rapporto con Giorgia Meloni, tra Governo e Regione Lazio.