E’ stato presente in aula Christian Sodano, nel processo che lo vede imputato per il duplice omicidio volontario di Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, rispettivamente madre e sorella di Desirèe, sua ex compagna. Siamo ormai alle ultime battute di un processo, celebrato davanti alla Corte d’assise del tribunale di Latina, che si concluderà con ogni probabilità già nel mese di settembre. In tribunale sono comparsi infatti gli ultimi due testioni della difesa, rappresentata dagli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi.
A parlare per primo è stato un collega dell’imputato della sezione navale di Ostia della guardia di finanza, dove prestava servizio anche Sodano, 28 anni, originario di Minturno. “Quel giorno – ha raccontato l’uomo – mi mandò un messaggio per dirmi che non sarebbe venuto al lavoro perché si sentiva poco bene”. Il militare ha parlato anche delle dotazioni di bordo dell’unità e ha spiegato che non aveva mai visto il collega lasciare l’arma di ordinanza in custodia nelle cassette di sicurezza in dotazione, che del resto non erano in numero sufficiente per tutti i militari. “Lo fece solo quando andò in vacanza all’estero”.