
«La scritta vile apparsa nella notte davanti alla sede della CGIL di Roma, che invita all’astensionismo con lo slogan “8-9 giugno, tutti al mare!” e offende gratuitamente il sindacato con un insulto volgare, è il segno tangibile di un clima di intolleranza che va condannato con fermezza, senza ambiguità e senza sconti», dichiara Alessandra Zeppieri, consigliera regionale del Lazio per il Polo Progressista.
«Chi attacca la partecipazione democratica e tenta di delegittimare il ruolo dei sindacati, e in questo caso della CGIL, lo fa di nascosto perché sa di essere nel torto. L’astensione non è ribellione, è resa. Le scritte anonime non sono protesta, ma codardia».
«La democrazia – continua Zeppieri – vive grazie al confronto e al coraggio di esporsi, anche quando si hanno opinioni diverse. Ma ciò che stiamo vedendo in questi giorni è una strategia orchestrata per spegnere il dibattito, sminuire il diritto di voto, trasformare l’impegno civile in un bersaglio. E questo è inaccettabile».
«Esprimo piena solidarietà alla CGIL di Roma e del Lazio, colpita da un attacco tanto meschino quanto indicativo delle scarse argomentazioni di chi si oppone ai referendum. Il mio invito è chiaro: l’8 e 9 giugno non si resta a casa, né si va al mare. Si va a votare, perché la partecipazione è il fondamento della democrazia e la nostra risposta più forte a chi la vuole screditare».