
La poesia “Mattina” di Giuseppe Ungaretti evoca le emozioni che suscita Gaeta, terra amata e ammirata per la natura meravigliosa che la circonda, la ricchezza di arte e storia e la sua particolare illuminante bellezza. Chi visita Gaeta desidera tornarci per rivivere la sabbia chiara, il mare blu e il senso di immensità dell’orizzonte. Tuttavia, Gaeta non è solo splendore del paesaggio, è anche crisi abitativa e calo demografico. Gaeta non è ospitale per tutti, sta subendo il fenomeno della “gentrificazione a scopo turistico”, per cui offre un panorama desolante di case chiuse ed è presente nell’Elenco dei Comuni della Provincia di Latina ad Alta Tensione Abitativa.
I costi aumentati degli affitti creano maggiori difficoltà per chi non ha casa di proprietà. Gli alloggi in affitto sono carenti, praticamente inesistenti, poiché la maggior parte dei proprietari locatori propendono per convertire gli affitti a lungo termine in affitti brevi, transitori e stagionali, oppure per aprire i B&B, Non essendoci nuove case popolari a disposizione, gli abitanti “precari” diventano “esiliati” dall’amata Gaeta. Una situazione fuori controllo e “non attenzionata”.
Nel frattempo, non è chiaro il motivo per cui si organizzano eventi effimeri che nulla generano di positivo per dare una svolta allo spopolamento, invece di coltivare la tipica vita che anima la città tutto l’anno e la rende ospitale per tutti. La residenzialità continua ad essere a rischio e il diritto all’abitazione di chi non se la può permettere viene calpestato.
Ma, tra poco si darà il via all’estate, Gaeta sarà accogliente nel suo splendore per i turisti, i “villeggianti” occuperanno quelle case disabitate e negate ai residenti gaetani in cerca di alloggio, le serrande delle case chiuse saranno aperte e la “città dormitorio” si sveglierà.
In tanti anni, l’Amministrazione Comunale nulla ha fatto per salvare Gaeta dal “turismo svuota quartieri”, non si è adoperata per prevenire e fermare la condanna all’esilio degli abitanti, non si prodiga per progettare l’edilizia residenziale pubblica e tuttora non è interessata a ricostituire l’identità di Gaeta, quale città residenziale, viva e ospitale.
Pertanto, Gaeta resta un Comune ad Alta Tensione Abitativa nell’elenco della Provincia di Latina!
È un dato di fatto che la situazione è peggiorativa, richiede un Appello al Sindaco Leccese e si presenta come una “sfida abitativa” per l’intera Amministrazione!
Nel Comune di Gaeta persiste “l’immobilismo politico e sociale”, la volontà di ignorare l’emergenza abitativa, la discriminazione e l’esilio degli “abitanti precari”, un ritardo mostruoso nel prendersi carico delle difficoltà create dal “turismo svuota quartieri”, che chiaramente denotano l’urgenza di ripensare l’approccio alla città e alla comunità, il bisogno di creare uno spazio di approfondimento e confronto per risolvere la crisi abitativa. Non esiste una Commissione urbanistica responsabile e disposta ad affrontare la problematica della crisi abitativa cittadina.
Appello al Sindaco Leccese: voglia coscientemente accettare la sfida abitativa per esplorare strategie strutturate, innovative e sostenibili, per promuovere lo sviluppo urbano, ponendo al centro il benessere collettivo: salvare Gaeta per viverci, per ripopolarla, per ricostruire una città inclusiva, non discriminante, ma accessibile e resiliente.
L’autonomia dei sindaci nei comuni che devono affrontare le esigenze abitative è sicuramente necessaria per amministrare efficacemente la città e rispondere alle esigenze della cittadinanza.
Un sostegno ottimale per l’Amministrazione è la creazione di un Osservatorio Comunale, oppure un Osservatorio Regionale per gestire, trattare e discutere l’emergenza che Gaeta sta vivendo!
La comunità gaetana non può e non deve ridimensionarsi e scomparire, deve essere mantenuta viva e rispettata nei diritti di abitazione e di appartenenza alla città di residenza.
La lirica “M’illumino d’immenso” è dedicata a Gaeta, per un ritorno poetico alla sua origine di città aperta ed accogliente, in cui è possibile creare un connubio pacifico tra un turismo riequilibrato che non toglie alla residenzialità e le esigenze di lavoro, di sviluppo economico e sostenibile delle generazioni presenti e future, senza estrometterle dalla città in cui vivono.
Gaeta non è solo per turisti, villeggianti e borghesi. Vuole essere una realtà condivisa!
Cittadina di Gaeta