
In data odierna, la giunta comunale, su indirizzo del sindaco Matilde Celentano, ha conferito incarico all’avvocato Alessandra Capozzi dell’Avvocatura comunale ai fini della formalizzazione di costituzione in giudizio dell’Ente quale parte civile nel procedimento a carico dei cinque imputati, in vista dell’udienza di avvio del dibattimento fissata per il prossimo 23 maggio.
L’esecutivo ha inoltre deliberato, al fine di proporre in ogni caso le azioni di propria competenza a tutela della collettività civica, la possibilità di proporre in via alternativa azione autonoma civile nei confronti degli imputati.
Nell’atto deliberativo si dà evidenza che l’amministrazione acquisita autonomamente la conoscenza del decreto, in quanto non comunicato all’ente, ha valutato, su richiesta esplicita del sindaco Celentano, l’interesse del Comune a presentare formale dichiarazione di costituzione di parte civile alla prossima udienza, ovvero di proporre autonoma azione civile.
“Il procedimento penale in corso – ha affermato il sindaco Celentano – va letto in relazione ad una serie di reati contestati attorno alla spinosa questione dei chioschi del lato B del nostro lungomare, che vanno dalla turbata libertà degli incanti all’estorsione e alla rapina, con l’aggravante del vincolo associativo, nella fattispecie 416 bis1 del Codice penale. Tali condotte sono da ritenersi lesive sotto più profili degli interessi dell’Amministrazione comunale, andando a ledere la libertà e regolarità delle procedure di gara, e della città tutta per il grave danno all’immagine dovuto ai fatti contestati agli imputati che hanno avuto clamore mediatico. Il Comune sarà presente all’udienza del 23 maggio per la dichiarazione di parte civile, in quanto parte offesa. Come dichiarato più volte in Consiglio comunale, non è mai mancata l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di difendere il Comune e l’immagine della città in tutte le sedi opportune”.