
“L’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA, per mezzo del suo Presidente Provinciale Avv. Antonio FORMICONI, anche per le Società ANTARES NUOTO E PALLANUOTO LATINA, l’ASD LATINA NUOTO, POLISPORTIVA HYPERION ONLUS ASD, LATINA AQUATEAM A.S.D., prendono atto dell’articolo comparso sul quotidiano “Latina Oggi” del giorno 10 maggio 2025 per precisare che, con riguardo alla prolissità del ricorso, lo stesso è stato tale per soffermarsi dettagliatamente sulla questione pregiudiziale e/o preliminare della legittimazione processuale del CODACONSLATINA in ordine alle doglianze spiegate nel suddetto ricorso.
La legittimazione processuale delle Associazioni dei Consumatori è sempre un nodo cruciale e controverso nelle aule di giustizia, allorquando l’interesse dei singoli corrispondono con quelli generali e collettivi delle Associazioni dei Consumatori e coi diritti soggettivi omogenei quale requisito oggettivo dell’azione di classe ex art. 840 bis e e ss. c.p.c.
Rispetto a ciò, rimangono aperte le diverse questioni spiegati nei motivi principali, ovvero la disabilità nello sport sopportata da HYPERION, ove la tutela dei diritti dei disabili passa anche attraverso la possibilità di praticare uno sport. L’attività sportiva, infatti, è un grande strumento di inclusione e di integrazione per tutti coloro che vengono lasciati ai margini della società, comprese le persone con disabilità.
Esistono diverse norme, sia nazionali che internazionali, che tutelano tale diritto:
- Carta Internazionale dello Sport e dell’Educazione Fisica dell’UNESCO (Parigi, 1978). Sancisce che tutti i cittadini diritto ad accedere all’attività sportiva e che essa deve essere adattata alle necessità delle fasce più deboli della società, come i bambini e le persone con disabilità;
- Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata in Italia nel 2009). All’articolo 30 parla esplicitamente di partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi e allo sport. Attraverso il riconoscimento del diritto ad accedere alla cultura e allo sport, invita gli Stati Parti a incoraggiare e promuovere la partecipazione delle persone con disabilità alle attività sportive;
- Legge 104/92 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). La legge nazionale di riferimento per quanto riguarda la tutela delle persone con disabilità, tratta ampiamente, in più articoli, il tema del diritto allo sport per le persone con disabilità e quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche che impediscono l’accesso e la fruizione delle strutture;
- Decreto Legislativo 43 del 27 febbraio 2017. Tale decreto costituisce il Comitato Italiano Paralimpico e gli riconosce il ruolo di ente di riferimento principale per le attività sportive che vengono praticate dalle persone disabili.
Il CIP (Comitato Paralimpico Italiano) è l’ente pubblico di riferimento per lo sport praticato dalle persone con disabilità, sia a livello regionale, sia a livello nazionale.
Istituito con un decreto del 2017, esso ha il compito di:
- promuovere, disciplinare, regolare e gestire le attività sportive per disabili, sia agonistiche che amatoriali, che vengono organizzate sul territorio nazionale;
- sostenere l’agonismo di alto livello e la preparazione degli atleti che vogliano partecipare alle Paralimpiadi;
- promuovere e favorire la diffusione dello sport in condizioni di uguaglianza e pari opportunità, così da garantire a tutti il diritto allo sport;
- offrire supporto e sostegno ad associazioni, federazioni, discipline ed enti di promozione riconosciuti dallo stesso CIP;
- intraprendere iniziative volte a controllare ed arginare il fenomeno della discriminazione nello sport.
L’integrazione sociale è fondamentale per garantire una buona qualità di vita a tutti gli individui e lo diventa ancora di più quando si parla di persone con disabilità, che per lungo tempo sono state ostracizzate e relegate ai margini della società.
Inoltre, dopo varie sollecitazioni da parte delle Associazioni Sportive, nelle more è intervenuto il DEC dell’Ufficio Patrimonio del Comune di Latina (LT), ribadendo al Gestore il rispetto del criterio meritocratico, ma pur tuttavia ha concesso alcuni spazi (non tutti) e sempre pochi alle sole categorie Senior e non alle giovanili, escludendo l’assegnazione degli spazi acqua alle ASD/SSD.
Altra criticità è che sono stati eliminati gli spazi settimanali riservati dal Comune alle fasce fragili come i disabili o meno abbienti sostituiti dalle dieci giornate l’anno gratuite riservate solo ed esclusivamente agli Istituti Scolastici.
Infatti, il criterio meritocratico è l’altra criticità messa in luce, ove il Comune di Latina (LT) ha deliberato che quelle dieci giornate che si riservava ad Addendum di chiedere al Concessionario per promuovere sue iniziative, sono state destinate agli studenti delle scuole superiori ad indirizzo sportivo.
Inoltre, le Società ANTARES NUOTO, LATINA NUOTO, ACQUATEAM, hanno subito gravi pregiudizi patrimoniali e non patrimoniali dovuti alla forte riduzione degli spazi acqua negli ultimi cinque anni anche con il numero di iscrizioni di atleti e la Latina Nuoto ha dovuto rinunciare alla Serie B Femminile, così come l’ANTARES.
Per l’abbattimento delle nuove tariffe non è stato, altresì, tenuto conto dei fondi PNNR che hanno previsto un grande efficientamento energetico degli impianti, con enormi abbattimenti dei costi di gestione degli stessi, come degli impianti limitrovi privati e non che, pur non avendo finanziamenti pubblici per il caso di specie, applicano tariffe quasi inferiori del 50% rispetto a quelle dell’impianto comunale di Latina.
Per sopperire alla perdita degli spazi acqua, le Società Sportive si sono recate ad Anzio (RM), Sermoneta (LT) anche su spazi inadeguati per la pallanuoto, ma solo per proseguire l’attività sportiva, costringendo i genitori degli atleti a sborsare maggiori spese e/o risorse economiche fino a decidere drasticamente di ridurre e/o ridimensionare l’assetto organizzativo delle medesime Società Sportive per l’eccessivo onere e/o peso economico e finanziario mensile per i continui ed improbabili spostamenti logistici, creando un dispendio di tempo e di risorse economiche, portando le Società Sportive interessate a ridurre drasticamente le attività sportive ed il processo di crescita sportiva ed agonistica, escludendo palesemente le Società Sportive interessate.
Attualmente, le stesse stanno subendo dei danni economici per prendere altri spazi acqua per salvaguardare tutta l’attività sportiva.
L’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA, a tal proposito, intende proseguire l’azione giudiziaria proponendo appello innanzi al Consiglio di Stato, oltre a denunciare il danno da disservizio amministrativo ed il danno erariale innanzi alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Con osservanza“.
Latina (LT), 10 maggio 2025
Avv. Antonio FORMICONI
(Presidente Provinciale CODACONSLATINA)